Antonino Russo
“…E anche questa processione della Madonna del Carmine abbiamo avuto la
grazia di poterla vivere”.
Ecco cosa ci siamo detti con altri Confratelli - quasi
contemporaneamente - mentre baciavamo lo scapolare e andavamo a deporre l’abito
di Rito.
E’ stata certamente una Processione diversa dalle altre per almeno 3
motivi:
La tragedia ferroviaria di
Corato, ha portato alla scelta ben illustrata da Don Marco:
“Sabato 16 luglio, Solennità della B. V. Maria del Monte Carmelo, la
Puglia vivrà un giorno di cordoglio in occasione dei funerali delle vittime del
disastro ferroviario di Corato.
La nostra Confraternita sarà obbediente alla Parola di Dio:
"Gioite con chi gioisce, piangete con chi piange" (Rm 12,15).
Per questo motivo col Priore ed il Consiglio di Amministrazione,
abbiamo deciso di mantenere i momenti celebrativi (Messe e Processione) ma di
annullare gli elementi di festa (fuochi d'artificio e concerto finale). Tutte
le Messe del 16 (ore 7, 8, 9 e 10) saranno celebrate in suffragio delle vittime
e per i loro famigliari. Il Consiglio farà sì che la Confraternita si renda
presente ad eventuali sottoscrizioni di beneficenza che enti ecclesiastici o
civili organizzeranno in favore delle famiglie così duramente colpite.”
Sento riecheggiare forti le parole dell libro del Qoèlet al capitolo 1:
[1] Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda
sotto il cielo.
[2] C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per
piantare e un tempo per sradicare le piante.
[3] Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire
e un tempo per costruire.
[4] Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e
un tempo per ballare.
Questo 16 Luglio era il tempo di piangere i nostri morti.
Alle 17:00 pioveva e, come ha
detto il buon Claudio Capraro, già dalla mattina si scrutava il cielo quasi
come fossero i giorni della Settimana Santa. Una pioggia passeggera che non ha
comportato grossi stravolgimenti. Anche i Confratelli più anziani non
ricordavano un 16 Luglio così fresco: don Marco ha detto che la Madonna è stata
così generosa, ma così generosa nel non farci uscire neppure una goccia di
sudore… che forse occorreva il soprabito per affrontare la Processione!
E’ stata la processione che ha
chiuso questo ciclo di Amministrazione del Priore Antonello Papalia che ha
salutato e ringraziato tutti, dal Padre Spirituale al Consiglio ad ogni singolo
Confratello.
Andando con ordine, alle ore 16:00 i locali adiacenti il Santissimo
Crocifisso erano pronti ad ospitarci.
Un Confratello anziano con lo sguardo pieno di nostalgia mi guarda e
dice: “Come era bello quando ci cambiavamo al Carmine!”. Altri tempi ma anche altri numeri di
appartenenti al sodalizio!
Si era infatti in tanti anche questo 16 Luglio, un fiume di mozzette,
di cappucci, di cappelli… Lo sanno le persone care che cercano il tuo sguardo e
finiscono per incrociarne centinaia.
Alle 18:15 abbiamo iniziato i Vespri nella nostra chiesa gremita di
fedeli poiché il tempo era ancora incerto e don Marco ha sottolineato come la
spiritualità Carmelitana sia l’unica ad attribuire alla Vergine l’appellativo
di “Sorella”.
Mi ha colpito questa parola: stiamo portando il processione il
Simulacro di Colei che possiamo chiamare sorella, con una confidenza del cuore
che è fuori dal comune!
Abbiamo percorso Piazza Carmine, Via D’Aquino, Piazza Maria Immacolata,
Via Berardi, Via Anfiteatro, Via Acclavio, Scalinata SS. Crocifisso, Chiesa del
SS. Crocifisso (omaggio ai Padri Carmelitani), Via De Cesare, Via Anfiteatro,
Corso Due Mari, Via D’Aquino, Chiesa del Carmine.
Il Simulacro della Vergine ha fatto il suo ingresso in piazza Carmine
nell’abbraccio di tutti i Confratelli e le Consorelle.