Antonino Russo
Sono le dieci della fredda ma soleggiata mattina del 18 dicembre.
Gli addobbi Natalizi richiamano all’evento ormai prossimo della nascita di Gesù.
Eppure, nonostante il periodo Liturgico, due Confratelli sono ospiti dell’IIS Maria Pia di Taranto per parlare de: “I Riti della Settimana Santa”.
Con Mattia Giorno siamo accolti dal Prof. Giulio Castellano, docente di Italiano e Storia, che ha organizzato l’evento nell’ambito dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.
Sono le dieci della fredda ma soleggiata mattina del 18 dicembre.
Gli addobbi Natalizi richiamano all’evento ormai prossimo della nascita di Gesù.
Eppure, nonostante il periodo Liturgico, due Confratelli sono ospiti dell’IIS Maria Pia di Taranto per parlare de: “I Riti della Settimana Santa”.
Con Mattia Giorno siamo accolti dal Prof. Giulio Castellano, docente di Italiano e Storia, che ha organizzato l’evento nell’ambito dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.
Il Professore ci ha accompagnato nell’aula della “Terza B Liceo delle Scienze Applicate” dove ci aspettavano gli alunni e le alunne che per due ore hanno avuto la disponibilità mia e di Mattia ad interloquire liberamente su un tema che ci sta così tanto a cuore come, appunto, i nostri Riti.
D’accordo con il Prof. Castellano abbiamo dato maggiore enfasi al contesto storico relativo alla nascita della nostra Confraternita e dei Riti: in particolare Mattia, da appassionato di storia, è stato molto bravo nel tenere alta l’attenzione dei ragazzi fornendo elementi che il docente ha collegato al programma scolastico già svolto fornendo spunti di riflessione interessanti per i suoi alunni.
Con l’ausilio di un PC e di una LIM, ho successivamente illustrato il nostro Abito di Rito dettagliandone i particolari e dando enfasi all’attenzione che abbiamo per il decoro dello stesso.
Ci sono state rivolte domande puntuali sui momenti dell’anno in cui andiamo a piedi nudi, sulle Cappelle Gentilizie, sul ruolo fondamentale delle Consorelle, sulle Gare, sulla modalità di interazione tra i Confratelli più anziani e i novizi rassicurando i nostri giovani interlocutori sul reciproco sostegno che ci consente di chiamarci l’un l’altro: fratelli.
Siamo poi passati a parlare del Pellegrinaggio del Giovedì Santo, al salamelicche, allo zelo che già nel ‘700 la nostra Confraternita mostrò di avere durante il pio esercizio dei pellegrinaggi al punto di ricevere in dono dalla Nobile Famiglia Calò le statue di Gesù Morto e dell’Addolorata.
Abbiamo aperto una parentesi doverosa sul 250° anniversario dell’evento della donazione mostrando le immagini dell’Addolorata al cospetto del Santo Padre in Piazza San Pietro e le foto di Gesù Morto e dell’Addolorata all’interno del Castello Aragonese illustrando così una parte delle tante iniziative intraprese dall’amministrazione Papalia.
Infine abbiamo raccontato dell’evento dei Misteri in città Vecchia del 2015 e iniziato ad illustrare le caratteristiche dei nostri simulacri, della processione del Venerdì Santo, delle Bande e delle marce funebri.
Quelle due ore che ci sembravano abbondanti per introdurre il tema dei Riti, si sono rilevate invece appena sufficienti: da qui la scelta di rivedersi con il Prof. Castellano e i suoi alunni presso la Chiesa del Carmine per mostrare ai ragazzi i nostri “tesori” custoditi nelle teche che aspettano la prossima Quaresima per donare ai Tarantini probabilmente l’unico vero momento identitario loro rimasto.