mercoledì 20 luglio 2016

Salvatore Pace
La storia dei nostri Riti, la storia delle nostre emozioni è fatta di passione, di lacrime, di gioia, di dolore e, inutile negarlo, di gare che sono, la sera della Domenica delle Palme l’ideale apertura dei Riti secolari organizzati dalle due confraternite principali.

C’è un momento, nel salone della Provincia, in cui il tempo sembra fermarsi, in cui se volasse una mosca si sentirebbe fin dalla strada ed è il momento in cui si gareggia per l’aggiudicazione della Troccola.

Centinaia di cuori, anche quelli più lontani da chi gareggia per l’aggiudicazione, palpitano all’unisono in attesa di quell’applauso liberatorio che festeggerà chi aprirà la processione dei Misteri.

Il Troccolante sarà ammirato nelle sue nazzicate, sarà fotografato da migliaia di obiettivi, sarà coccolato dalla sua città sino alla “bussata” e ogni troccolante rimarrà nella storia dei Riti con il suo cappello calzato, col suo imponente bordone perché il troccolante è colui che scandisce i tempi del Rito e, col suo incedere solenne, regola il battito della Passione e della Tradizione.


Il Consiglio di Amministrazione ha voluto quest’anno riconoscere definitivamente l’importanza della figura del Troccolante e, su iniziativa del priore, ha deliberato che il Salone “Avv.Cosimo Solito” venisse dedicato a colui che da secoli apre il mesto corteo del venerdì santo.

Con lavori eseguiti a tempo di record e da valenti artigiani dell’edilizia è stata creata, in sostituzione della storica tenda di colore verde, una parete contenente due teche, illuminate magistralmente, dove sono custodite le troccole appartenenti al nostro sodalizio, quella antichissima oramai in “pensione” e quella in servizio attivo che ogni anno viene suonata dal troccolante aggiudicatario.

La teca centrale custodirà il nostro labaro mentre, i quadri con l’albo dei troccolanti, dei padri spirituali e dei priori succedutisi negli anni fanno da cornice ai due crepitacoli.

L’iniziativa lodevole e che rimarrà nel tempo a futura memoria delle generazioni di confratelli che si succederanno negli anni è completata dalle foto che ogni troccolante vivente e che gli eredi di quelli defunti hanno voluto donare alla confraternita e che, incorniciate, sono state sistemate nelle pareti laterali del salone che oggi, realmente, profuma della nostra storia.



L’inaugurazione del salone è avvenuta giovedì 14 luglio al termine della serata di novena con la benedizione imposta dal vescovo di Conversano- Monopoli, Mons. Giuseppe Favale, alla presenza dei Troccolanti che hanno ricevuto un gratito presente da parte dell’Arciconfraternita e creato dal Maestro Alessandro Carucci, confratello e alla presenza di numerosissimi confratelli e fedeli plaudenti.