martedì 12 luglio 2016

Valeria Malknecht
È tempo di Novena ed in questi giorni particolari il nostro pensiero e le nostre preghiere sono rivolte alla nostra Mamma.Ogni sera ci ritroviamo davanti a Lei a supplicarla di essere, ancora una volta, clemente con noi, di accettare le nostre debolezze, di darci conforto se ci sentiamo giù, di condividere le nostre gioie, ringraziandola per tutto quello che fa per noi.E così, ogni volta che alla fine della messa inizia il Suo Inno, Le chiedo davvero di guidarci dal cielo e di essere sempre protetti dal suo mantello.
Quest’anno il mio tempo di Novena è stato solcato da avvenimenti ed emozioni contrastanti, tutti accomunati da una parola ben precisa: mamma. Mi sono ritrovata davanti a Lei ed ho visto ed immaginato tre madri. Tre vite diverse, tre situazioni differenti, ma tutte e tre madri, come Maria.

La prima è una madre coraggiosa che ha perso la propria giovane figlia. Come a Maria, le è stato tolto il bene più prezioso. Un dolore simile è difficile da superare perché sembra quasi contro natura che un genitore, una madre, debba sopravvivere alla sua creatura.

La seconda è una donna diventata madre da poco. Come Maria, anche lei ha pronunciato il suo “eccomi” ed il suo grazie per il meraviglioso dono di essere mamma. Il suo bimbo fra le sue braccia è la testimonianza di un piccolo miracolo tutto da scoprire e da vivere.

La terza è una madre sconosciuta che è volata in cielo troppo presto. Una madre che guiderà il suo bambino anche da lontano, che sarà presente in ogni suo respiro ed in ogni suo gesto per sempre. E che riuscirà a rendere coraggiose le persone che ha lasciato qui.

Non le conosco, eppure le immagino insieme: ognuna con la propria storia, il proprio figlio fra le braccia e le proprie famiglie da continuare a proteggere. Perché, se si è madri non si smette mai di esserlo.
In questa Novena, ogni volta che sarò davanti a Lei penserò a loro ed ai loro figli, perché Lei, Madre fra le madri, possa custodirli e vegliare su di loro sempre.