mercoledì 13 luglio 2016

Umberto De Angelis

L’anno di corso di preparazione all’aggregazione è terminato. Gli aspiranti novizi e novizie hanno meditato nel giorno di preghiera nel ritiro spirituale del 26 Giugno scorso, hanno avuto il tempo necessario per la loro riflessione che li ha portati a confermare la scelta personale di diventare confratelli e consorelle della Confraternita del Carmine. In questi giorni di novena hanno partecipato alle Celebrazioni Eucaristiche e alle riflessioni proposte dal nostro Padre Spirituale con viva attenzione e interesse. Il tema portante di queste riflessioni che Don Marco ci ha proposto è stato rivolto alla famiglia e all’amore della famiglia espressa dall’Esortazione Apostolica post-sinodale “Amoris laetitia” di Papa Francesco. 
Tutti, proprio tutti, si sono sentiti chiamati in causa e coinvolti a vario titolo: padri, madri, figli, fratelli e sorelle, nonni, … ognuno nel suo ruolo e con il proprio contributo all’amore della famiglia. 
Il giorno dell’aggregazione (15 Luglio per le consorelle e 16 Luglio per i confratelli) è vicino e nel susseguirsi degli appuntamenti i novizi e le novizie hanno anche effettuato le prove della celebrazione, già emozionati per quel giorno che attendono da tanto tempo. Finalmente tutto è pronto, gli Abiti di Rito e gli Scapolari son pronti per vestire i novizi e le novizie e tutti siamo pronti ad ascoltare ancora una volta il rinnovo degli impegni che tutti i confratelli e le consorelle prendono nel giorno dell’aggregazione. Nel rito di aggregazione, partendo dalla conferma delle promesse battesimali, il Padre Spirituale nella invocazione della Preghiera di Benedizione ricorderà il compito e la missione dei Confratelli e delle Consorelle, rivolgendosi a Dio che chiama “alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità” e guarda con benevolenza proprio tutti i novizi che ricevono “devotamente lo Scapolare del Carmine che porteranno diligentemente come segno della loro offerta alla Vergine Maria del Monte Carmelo”. 
Ecco la vocazione, ecco la chiamata, ecco la responsabilità e l’impegno quotidiano nel portare quello Scapolare che potremmo dire ci sentiamo cucito addosso. Davvero impegnativo e sfidante è il compito che accompagna i Novizi e tutti i Confratelli: devozione alla Madonna e diligenza in ogni atto della propria vita. Ecco quindi che per tutti noi il desidero di indossare quel abito di Rito, consacrato, quei simboli particolari che lo caratterizzano: Lo Scapolare, il camice, la mozzetta, il rosario, il cappello, la cintura, sono la dimostrazione di quel nuovo “habitus” (come modo di essere e di comportarsi) dei Confratelli e delle Consorelle. Interpretando i sentimenti dei Maestri dei novizi e delle novizie, un grande “Decor Carmeli” ai nuovi aggregandi.