La novena, l’aggregazione dei novizi, la processione…
Tutto quest’anno era carico di emozioni inspiegabili, il cui motivo non saprei dire. All’indomani della festa resta in me un vuoto, una nostalgia così forte che mi sembra davvero di vivere un Sabato Santo.
Saranno state le bellissime parole del nostro padre spirituale che hanno dipinto un quadro meraviglioso della Mamma, sarà stato il clima caldo e accogliente di una Chiesa sempre piena di gente desiderosa di offrire una semplice preghiera o sarò stata semplicemente io che avevo bisogno di dedicarmi un po’ a Lei e a Lei soltanto.
Allora diventa difficile, quando per tanti e tanti giorni si sta accanto ad una persona a cui si vuole bene, staccarsi da Lei, dalla routine che ti permetteva di vederLa quotidianamente e nella mente resta il vivo ricordo di attimi di gioia, di amore e di sentimenti fortissimi, immensi…non descrivibili. Si può immaginare dunque quale reazione ci abbia caratterizzato quando tutti incolonnati nella navata della Chiesa, con un cero in mano, ci siamo avvicinati alla Bellissima Vergine appoggiata sul marmo ad altezza d’uomo.
Se solo le parole di Don Marco che ci annunciavano la possibilità di baciarLa sono entrate nel cuore e da lì attraverso una via sconosciuta hanno provocato lacrime di commozione, ancor di più, nel momento in cui soli salivamo gli scalini, il volto raggiante della Madre, osservato come non mai, ci ha lasciati senza parole, senza lacrime, senza tutto.
Ci siamo piegati, abbiamo lasciato il cero e poi la nostra bocca ha sfiorato quella manina bianca, pallida e delicata che regge lo scapolare. Ecco un gesto tenerissimo eguale alla carezza di Gesù, retto sull’altra mano… Ecco un gesto nuovo che spero diventi consuetudine.
Anche se Maria è molto più bella di come l’uomo la può rappresentare e anche se una Statua resta sempre un fattura di legno, cartapesta e qualsiasi altro tipo di materiale, avvicinarci ad essa da vicino significa toccare con mano un pezzo di Paradiso, di pace e di gioia eterna.
E se un famoso detto recita: “passato il Santo, passata è la festa” spero invece che la Vergine e il dolce gesto di amore restino vividi in ognuno di noi affinché ogni giorno della nostra vita possa essere una festa perenne. Decor
E se un famoso detto recita: “passato il Santo, passata è la festa” spero invece che la Vergine e il dolce gesto di amore restino vividi in ognuno di noi affinché ogni giorno della nostra vita possa essere una festa perenne. Decor