mercoledì 11 giugno 2014

Mattia Giorno 
“A Bordeaux nella Guascogna, in Francia, beato Simone Stock, sacerdote, che fu dapprima eremita in Inghilterra e, entrato poi nell’ordine dei Carmelitani, ne fu in seguito mirabile guida, divenendo celebre per la sua singolare devozione verso la Vergine Maria.”
Così recita il Martirologio Romano su San Simone Stock, guida e riferimento del nostro ordine Carmelitano. A lui, un religioso inglese dalle incerte fonti, dobbiamo far riferimento con occhio di ammirazione e di devozione, come membri di una confraternita Carmelitana.


Simone Stock, nato probabilmente a Aylesford nel 1165, fu un uomo di fede, appartenente all’Ordine Carmelitano, del quale ne fu anche Priore generale. Come riportato in molte fonti, la sua biografia è l’estratto di una serie di notizie, molte delle quali desunte da leggende. La tradizione vuole che il suo stesso cognome, Stock, gli sia stato attribuito per aver vissuto come eremita sotto il tronco di una quercia, prima di divenire pellegrino e membro dell’ordine del Carmelo.

Dopo aver fatto approvare la nuova regola dell’ordine Carmelitano da Papa Innocenzo IV, ed aver fatto concedere all’ordine protezione dallo stesso, San Simone lavorò per una sua diffusione, dapprima in Inghilterra e successivamente nell’Europa continentale. Portò avanti questa missione sino a quando, nel 1265, durante una visita al convento carmelitano di Bordeaux, il Santo morì.

Il culto verso San Simone si sviluppò particolarmente verso il XV secolo, quando alla figura del religioso inglese furono attribuite delle storie riguardo l’apparizione della Vergine Maria. Ella si mostrò in tutta la sua maestà verso quest’uomo di nome Simone, porgendoli uno scapolare e pronunciando tali parole: “Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo.”

A seguito dell’attribuzione della suddetta apparizione, la figura di San Simone fu posta al centro di una forte devozione, affiancata a quella per lo scapolare donato.

Un importante dato, che è prova di tutto ciò, fu il continuo riprodursi di immagini pittoresche raffiguranti la concessione dello scapolare. Oggi ne è ancora testimonianza la presenza di immagini sacre, con la Vergine e lo scapolare, in tutte le chiese carmelitane, popolate da uomini e donne profondamente devoti a Maria ed al suo sacro simbolo carmelitano.

A San Simone in realtà va anche attribuita la composizione del celebre “Flos Carmeli”, un magnifico inno che esalta la figura della Beata Vergine del Carmelo.

“Fior del Carmelo, vite fiorente, splendor del cielo, tu solamente sei Vergin Madre.” Queste le splendide parole rivolte dal Santo alla nostra Madre amata. Spesso abbiamo udito queste parole in un canto, e spesso queste parole hanno dato vita a delle emozioni inspiegabili, segnando sempre più la nostra vicinanza a San Simone ed alla Beata Vergine.

Proprio lui, San Simone, che tanto devoto era alla Vergine da ricevere il privilegio di vederla ed essere il tramite per un dono così ricolmo di amore, deve essere per noi come la figura di una saggia guida. A lui i nostri antichi sodalizi devono molto, specie per quando si fece carico della battaglia per non far sopprimere così importante ed antico ordine.


La sua memoria fu fissata per il 16 maggio, poi cancellata dal Concilio Vaticano II, ed infine riammessa al calendario liturgico. Come invece una descrizione dell’apparizione della Vergine al Santo riporta la data del 16 luglio 1251, fu introdotto nel calendario, come ben sappiamo, il festeggiamento di Maria Ss. del Carmine per il 16 luglio di ogni anno.

Grande festa per tutto l’ordine ed anche per noi, che godiamo di questo grande privilegio, tramandatoci grazie alla figura di San Simone Stock, un uomo mite, che con la sua preghiera e la sua devozione ha ampliato un ordine secolare già perno di evangelizzazione. A lui ed alla Vergine del Carmelo tutta la devozione del nostro amato sodalizio. A lui la memoria di così grande composizione religiosa e di così grande testimonianza di fede. Decor.