Luciachiara Palumbo
Il clima tipico di una calda domenica d'estate, il sole già abbastanza cocente e il mare piatto hanno accolto e raccolto i novizi, che si apprestano a diventare confratelli, presso la rotonda del Lungomare alle sette del mattino di giorno 29 giugno.
Tanti ragazzi con i visi assonnati raggiungevano il punto d'incontro in attesa dell'autobus che li avrebbe portati a Miglionico, in provincia di Matera per la Santa Messa presenziata dall'Arcivescovo di Matera, Mons. Salvatore Ligorio in occasione della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo.
Affianco a questi nuovi volti della nostra confraternita vi erano anche alcuni di noi, già confratelli e consorelle che facevano quasi da cornice e da supporto ai futuri e non molto futuri aggregati. Le parole di don Marco nel viaggio di andata circa quella che sarà la cerimonia effettiva di aggregazione, l'analisi attenta delle formule del rito stesso hanno certamente preparato i futuri confratelli e consorelle ma hanno anche arricchito noi che già lo siamo, risvegliando quel senso di appartenenza alla famiglia del Carmelo datoci per mezzo dello scapolare.
La giornata è stata ricca di riflessioni sulle parole non solo del nostro padre spirituale ma anche dell'arcivescovo, una persona umile e cordiale che ci ha permesso di sentirci a casa. Dopo la celebrazione Eucaristica abbiamo assistito all'uscita della processione di Sant'Antonio, la cui effige veniva trasportata su un calesse e abbiamo così potuto assaporare una delle tradizioni di quella terra. Per il pranzo ci siamo spostati a Scanzano Jonicopresso Parco Terminito.
Il verde che circondava la struttura ci ha consentito di distaccarci dal caldo torrido della nostra città e di godere del silenzio che certamente a Taranto è raro se non impossibile. Dopo pranzo un ulteriore momento di condivisione ha fatto si che si tirassero le somme dell'anno di preparazione e della stessa giornata trascorsa.
E' stato emozionante poter sentire come tante dinamiche siano cambiate nel corso della preparazione e come tanti adempienti abbiano ricevuto le loro risposte e adesso siano pronti per indossare "devotamente e diligentemente" lo scapolare.
Dopo una giornata trascorsa nella preghiera, nel riso e nella riflessione abbiamo fatto rientro nelle nostre case facendo nostro l'invito di don Marco di essere persone felici e non tristi della nostra vita, unico e meraviglioso dono di Dio.