Benedetto M.Mainini
Domenica 25 i Cavalieri e le Dame di Taranto dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme si sono ritrovati in gran numero nella nostra chiesa del Carmine per celebrare, per la prima volta, la festività della beata Vergine Maria Regina della Palestina, Patrona dell'Ordine. La sacra Liturgia è stata presieduta dal Rev.mo Mons. Marco Gerardo, Commendatore e Padre Spirituale dell'Ordine. Prima dell'inizio ha preso la parola il Cav. Gr. Cr. Dott. Baldassarre Cimmarrusti di Adelfia Canneto, Preside della Sezione di Taranto Ionio, per ringraziare i convenuti e per ricordare le origini di questa festa. Ha ricordato inoltre che l'Ordine sostiene con la preghiera e con oblazioni dei sodali la Chiesa Cattolica di Terra santa e le opere che essa mantiene, come scuole, ospedali, centri di accoglienza, aperti a tutti anche ai fratelli di altre religioni.
Don Marco, all'omelia, ha ricordato il legame stretto che c'è tra i Cavalieri crociati e la Madonna del Carmine: un numero di Cavalieri, stanchi delle continue guerre e alla ricerca di una vita più spirituale, si ritirarono, eremiti, sul Monte Carmelo, dando origine all'Ordine Carmelitano. Veneravano un'icona della Madonna che, secoli dopo, è stata riprodotta e consegnata a 53 Fraternità Carmelitane. Una di queste immagini è proprio quella che campeggia sull'altare maggiore della nostra chiesa, dimostrando, in questo modo, l'importanza che aveva nell'intero Ordine Carmelitano la Fraternità di Taranto.
È noto che i Cavalieri e le Dame dell'illustre Ordine venerano, sin dalla sua origine, con particolare devozione la Madre di Dio, la Vergine invocata con il titolo di Nostra Signora Regina della Palestina.
La festa fu celebrata la prima volta il 15 agosto 1928 per volere di Mons. Luigi Barlassina, Patriarca di Gerusalemme dal 1920 al 1947. Egli, devoto della Madonna, il 15 luglio 1920, in occasione del solenne ingresso nella basilica cattedrale del Santo Sepolcro in Gerusalemme e della consacrazione della diocesi a Maria, per la prima volta la invocò col titolo di “Regina di Palestina”, titolo approvato dalla sacra Congregazione dei riti nel 1933. Naturalmente questo titolo non ha mai avuto alcuna connotazione politica, perchè tutta la Terra Santa, allora sotto il dominio britannico, si chiamava Palestina. Lo stesso Mons. Barlassina, in occasione della consacrazione della Diocesi a Maria, compose la preghiera a Nostra Signora della Palestina.
Inoltre il Patriarca volle far erigere un santuario dedicato alla Madonna: individuò un posto a metà strada tra Tel Aviv e Gerusalemme, Deir Rafat, al centro di importanti luoghi biblici. Questo luogo fu scelto dal Patriarcato latino di Gerusalemme per edificarvi il santuario fin dalla seconda metà dell'Ottocento (nel 1847 Pio IX aveva ripristinato in sede stanziale l'antico Patriarcato latino) e aveva acquistato cospicui lotti di terreno nella zona di Deir Rafat. E così nel 1925 ebbe inizio la costruzione del santuario e di un'Opera Assistenziale per la Gioventù. Il santuario, frequentato da migliaia di pellegrini cristiani, provenienti da tutta la Palestina, Israele e Giordania, fu progettato da dom Maurizio Gisler, benedettino dell'Abbazia della Dormizione di Maria sul Monte Sion e rinomato architetto, e il 21 marzo 1928 fu consacrato da Mons. Barlassina; il 18 marzo 1928 fu collocata una pala d'altare raffigurante la Vergine Maria nella gloria mentre stende la mano destra sulla Palestina, sua patria, in segno di protezione; a lato due angeli le offrono le insegne regali; la corona e lo scettro. La pala fu sostituita nel 1941 con un gruppo marmoreo. Il quadro ispirò la statua di bronzo, alta più di due metri e mezzo, che ancora oggi giganteggia sulla facciata del Santuario, dono dei Cavalieri del Santo Sepolcro e solennemente benedetta da mons. Barlassina il 10 marzo 1929.
La festa della patrona della Palestina fu celebrata in agosto fino al 1971 quando, a seguito della riforma del calendario liturgico voluta dal Concilio Vaticano II, venne spostata al 25 ottobre. I legami tra il santuario di Rafat e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme vennero istituzionalizzati da San Giovanni Paolo II che, con il decreto “Est quidem notum” del 21 gennaio 1994, accogliendo le suppliche del Card. Giuseppe Caprio, allora Gran Maestro dell'Ordine, e di tutti i Cavalieri e Dame, ha proclamato la Beata Maria col titolo di Nostra Signora della Palestina patrona presso Dio dell'Ordine perchè “i membri dell'Ordine caro ai Romani Pontefici possano essere incitati al culto della eccelsa Vergine Maria, a propagare la fede cattolica e l'antica e stretta comunione con la Sede del Beato Pietro”.
E il protettorato della Regina della Palestina costituisce il legame che unisce l'Ordine alla Madonna e alla Terra Santa. I Cavalieri oggi cercano di dare sicurezza e, ove possibile, stabilità ai fratelli cristiani che assolvono il compito di custodi dei luoghi santi, dal momento che la loro funzione è anche presenza di servizio per tutti i cristiani del mondo, perchè Gerusalemme è la madre dei cristiani. I Cavalieri con il loro impegno, la loro opera aiutano le opere di Terra Santa, consentendo a quel piccolo gruppo di cristiani che vive nella terra del Signore di poter testimoniare i valori del Vangelo, in una situazione, quella della Palestina, dello Stato d'Israele e dell'intero Medio Oriente, difficile e precaria. Proprio nella terra in cui Cristo ha predicato la pace, in cui Cristo è stato accolto all'interno dell'umanità dal canto degli angeli che proclamavano la pace di Dio discesa dal cielo, proprio nella terra in cui si realizzavano le promesse messianiche, purtroppo, non c'è pace, non c'è tregua. Pertanto tutti noi cristiani, che abbiamo a cuore particolarmente le sorti della terra del Signore, abbiamo l'obbligo di venire incontro alle diverse esigenze ed emergenze, con la preghiera e con l'aiuto concreto.
Anche Taranto è particolarmente legata all'Ordine del Santo Sepolcro soprattutto per la figura di Mons. Ferdinando Bernardi, Arcivescovo di Taranto dal 1935 al 1961. Quando l'Ordine non era ancora diviso in Delegazioni territoriali, la Luogotenenza in Italia era unica e il Gran Priore della Luogotenenza Italiana dell'Ordine era proprio Mons. Bernardi. Inoltre Mons. Guglielmo Motolese, Arcivescovo di Taranto dal 1962 al 1987, fu Priore della sezione Appulo-Lucana dell'Ordine.
Ma c'è di più: nel santuario diocesano del SS.mo Crocifisso si conserva un simulacro della Madonna detta “Pellegrina” (entrando a sinistra). Ebbene questa statua venne offerta dall'Ordine del Santo Sepolcro di Milano e donata ai Cavalieri di Taranto, e al Gran Priore Mons. Bernardi, in occasione del Congresso Mariano che si tenne a Taranto nel 1948. Prima di partire per Taranto la statua venne benedetta dal Cardinale Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, ora Beato. Il 29 giugno 1948, nel corso del solenne pontificale di Mons. Bernardi, la statua viene ufficialmente consegnata alla presenza di numerosi Cavalieri del Santo Sepolcro. La statua ha poi svolto numerose peregrinazioni per le parrocchie della Diocesi
La cerimonia si è conclusa con la preghiera del Cavaliere, recitata dal Preside della Sezione e con la preghiera alla Patrona, recitata da Mons. Gerardo. Nel suggestivo tempio del Carmine Cavalieri e dame hanno pregato, supplicato la vergine di volgere uno sguardo compassionevole alla Palestina, terra che è sua più di ogni altra, perchè abbellita dalla sua nascita, dalle sue virtù e dai suoi doni, affinché si dissolvano le tenebre dell'orrore, là dove ha brillato l'eterno sole di giustizia. I tanti fedeli presenti alla messa domenicale hanno avuto così la possibilità di conoscere ed apprezzare l'impegno specifico dei membri dell'antico Ordine equestre, i quali glorificano il divino segno della Croce impresso sulle insegne, attingendo al sepolcro vuoto del Signore la forza per una testimonianza costante ed autentica, vivificata dalla preghiera e dalla carità.
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Autore: Benedetto M. Mainini
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» La festa della Madonna della Palestina patrona dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro
venerdì 30 ottobre 2015