Alessandro Della Queva
Ogni 31 ottobre nella maggior parte dei paesi Anglosassoni, e da diversi anni sempre più anche in Italia, si festeggia Halloween: una ricorrenza il cui vero significato è andato perso e dimenticato in luogo di una più sterile visione consumistica e commerciale. E sì perchè la celebrazione del macabro, del maligno e dell’occulto è un’idea recente e tutta statunitense che poco ha a che fare con la festa originale.
Partiamo dai Celti e dalla ricorrenza del Samhain: in tempi remoti in questa data essi usavano salutare la fine dell’estate o meglio della stagione della luce. Più a sud i Romani celebravano negli stessi giorni Pomona, una festa in onore della dea dei frutti e dei semi, e Parentalia, in onore di defunti. Ed è proprio per creare una sorta di continuità col passato che Papa Gregorio IV scelse, nell’840, l’1 novembre come giorno per introdurre la festa di Ognissanti. Non a caso la parola Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo All Hallows' Eve, che tradotta in italiano significa letteralmente la notte prima di Ognissanti.
E della zucca? che ce ne facciamo? Anche qui la tradizione è stata purtroppo cancellata: in origine erano le rape che venivano intagliate ed appese fuori dalle case al fine di rappresentare le anime dei defunti sospese in Purgatorio… ma al di là dell’oceano, negli Stati Uniti, a fine ottobre abbondano le zucche e così si è dato vita a “Jack-o'-lantern”, la tipica lanterna ottenuta intagliando una zucca, ricavandone occhi, naso e bocca e ponendoci all’interno una candela.
Ed anche la pratica del “dolcetto o scherzetto” è stata, ahimè, sconvolta nelle intenzioni: ora i bambini vanno in giro con arroganza e con fare minaccioso chiedono dolci promettendo in caso contrario scherzi e dispetti. Ma in realtà non sanno che il loro peregrinare nel medioevo aveva il senso più alto e nobile dell’elemosina: i più sfortuanti del tempo bussavano alle porte della gente chiedendo cibo ed offrendo in cambio preghiere per i defunti.
Il mondo cristiano, nelle sue diverse forme di espressione e di aggregazione, si pone nei confronti di Halloween in maniera molto variegata; da chi la condanna aspramente a chi semplicemente la ignora. Fondamentale è la conoscenza dell’origine e del senso vero e profondo di una ricorrenza, di un festa o di una tradizione: solo così prendervi parte diventa una scelta libera, lecita e consapevole che non nasce da ciechi condizionamenti di massa.
lunedì 2 novembre 2015