martedì 10 novembre 2015

Un toccante articolo del nostro amico Umberto..ho preferito non aggiungere  alcuna immagine fotografica, ognuno, anche se non la conosce immaginerà un volto sereno e sarà quello di Irene, protagonista del pezzo, immaginandola mano nella mano alla nostra Vergine del Carmelo che, da mamma premurosa, si sarà già presa cura di lei. 
S.P. 

Umberto De Angelis

In queste settimana in cui abbiamo commemorato i nostri cari defunti, mi sono ritrovato a riflettere mentre camminavo nei viali del nostro cimitero. Tante tombe di persone di ogni generazione, di ogni età, tante storie, tante famiglie.

Come me e intorno a me, che percorrevano gli stessi viali, c’erano giovani, anziani, bambini, famiglie che andavano a trovare i loro cari defunti per consegnare un fiore e recitare una preghiera.

E proprio guardando i giovani pensavo come il futuro che stiamo costruendo possa essere il loro, come possono crescere e percorrere la loro vita costruendo rapporti di amicizia, relazioni, famiglie e figli.

Allo stesso tempo purtroppo ho riflettuto che per alcuni giovani purtroppo non è così, giovani nel pieno della loro forza, con tanti amici, ragazzi allegri, generosi, solari che possono davvero vivere al meglio il loro futuro d’un tratto volano via nel giro di pochi giorni, come te, Irene.

In modo inaspettato, imprevedibile, inimmaginabile, stroncata da quel male invasivo, permeante e occulto, che più di altri a Taranto molte famiglie conoscono e contro cui combattono non sempre sconfiggendolo.

L’altra settimana eri in questa vita con la tua famiglia, con i tuoi amici a vivere e progettare il tuo futuro e d’un tratto la tua corazza si è smagliata e ti sei trovata appesa a questa vita, come ad un sottile filo di seta.

Per te non c’è stato tempo, non hai avuto una seconda possibilità, non hai potuto combattere nonostante due interventi chirurgici e quel sottile filo di seta si è spezzato a soli 24 anni. Tu proprio tu che per chi ti vedeva eri l’immagine della salute e con il tuo carattere così solare, sempre sorridente e allegra eri una grande amica.

E noi tutti amici e parenti non abbiamo potuto nulla se non assistere impotenti alla cronaca e alle notizie negative degli ultimi giorni.

Ho cercato conforto nella preghiera e mentre pregavo per te, ho riletto le parole del Vangelo di Matteo di domenica sulle Beatitudini, che sono il decalogo per tutti noi credenti:

“Beati i poveri in spirito (le persone semplici, ndr), perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio…..”

Cara Irene, è difficile pensarti nell’altra Vita a distanza di una settimana, volare via così, troppo presto, umanamente non si riesce ad accettare.



Ma sono sicuro che tu che sei stata sempre una ragazza semplice, mite, pura di cuore e in pace con tutti, sarai in viaggio per il Regno dei Cieli a contemplare quella Luce del Padre.