lunedì 21 marzo 2016

Salvatore Pace


La Domenica delle Palme per un Confratello, ha un sapore particolare, anzi ha più sapori, il sapore dolce della soddisfazione quando raggiungi un sogno cullato anni, mesi o anche giorni, il sapore amaro del "rimanere a terra" quando mille motivi portano a guardare la gara da spettatori, a vedere gli abbracci dei confratelli aggiudicatari con una morsa al cuore che ti divora, non per invidia, sia chiaro, ma per la sofferenza di non potersi vestire o il sapore buono del vedere un tuo fratello che sale sul tavolo dell'Amministrazione riceve gli auguri e, biglietto in mano, si avvia dal cassiere.

Gli odori si rincorrono, quello caldo del sole mattutino quando le prime marce risuonano nel centro cittadino, l'odore del vento di mare quando attraversi il ponte e ti dirigi in città vecchia per il primo appuntamento, l'odore della sera, quella di primavera appena accennata quando ti avvicini alla Provincia, quello del cibo serale, con gli amici con cui hai voglia di festeggiare per il simbolo aggiudicato o, come capita a volte, di piangere ed abbracciarti per un'attesa che durerà altri 365 giorni, lunghi, lunghissimi. 

Da qualche tempo, però, la Domenica delle Palme ha l'aspetto della calunnia, quella che puntualmente siamo costretti a subire dai nostri stessi concittadini, che ci accusano e ci rimproverano della crisi, della povertà di questa città, dei soldi che come formiche risparmiamo per la nostra passione, dell'auto che non ci compriamo, delle serate in pizzeria che evitiamo, dei viaggi che non facciamo con le nostre famiglie..

La nostra passione, cari detrattori e demagoghi, è l'unica speranza che resta in questa città dilaniata dal nulla, il nostro danaro è l'unico che realmente aiuta chi ha bisogno, la nostra Tradizione è l'unica che da lustro ad una città priva di ogni attrattiva.

Venite a vedere il progetto CASA della Congrega di Taranto Vecchia, la Mensa dei Poveri della nostra Arciconfraternita, i progetti di carità spicciola di cui si fanno carico i Sodalizi quotidianamente..

Il Decoro con cui annualmente subiamo i vostri improperi è la nostra forza, noi non vi chiediamo di andare a controllare i concessionari di auto di lusso, le barche attraccate al porto turistico, le agenzie di viaggi, i negozi di alta moda per poter paragonare quanto irrisoria sia la spesa di un aggiudicatario di un simbolo di fronte all'ostentata ricchezza di pochi nella nostra città, noi fieri sostenitori della libertà che ognuno ha di spendere il proprio danaro, chiediamo a voi solo di non sputare sulla nostra passione, sulla nostra Tradizione, sulle nostre lacrime versate portando una sdanga o sotto un cappuccio.. tutto qui..

Per i nostri fratelli invece una preghiera, non cadete nelle provocazioni, caliamo come al solito il nostro cappuccio e facciamo vedere alla nostra città la bellezza dei nostri Riti, facciamo capire a chi fa spicciola demagogia senza senso che la polemica non è affar nostro, noi in questi giorni abbiamo poche regole ma secolari!

Come ha scritto un mio confratello : "scorrono ore di tarantinità assoluta" ..viviamole a us'nuestr. DECOR !