Emanuele Damone
E ora?
La banda di Santa Cecilia sta per concludere Jone, il nostro
amato Gesù Morto è appena entrato in chiesa dal grosso portone color marrone e
la sua dolce Mamma sta per raggiungerLo. Scendono le ultime lacrime, un anno a
partire da questo momento ci separa nuovamente dalla magia della nostra
Settimana Santa.
E ora? La prima domanda che viene in mente è questa, cosa e
come faremo ad aspettare un altro lunghissimo anno per rivivere ciò che in
circa 40 ore ci fa sentire vivi?
Sembra volato il tempo, nella mente hai ancora lo scambio
delle Palme con il tuo compagno che di lì a qualche ora sarebbe stato con te
nel salone della Provincia a "lottare" per un qualcosa sognato mesi,
anni, o molto di più. Ricordi l'abbraccio dopo l'aggiudicazione, la discesa
della scalinata molto più rilassati, il messaggio ai famigliari che tutto è
andato come sperato.
E allora ritrovi un altra scalinata, il martedì, quella di
San Domenico. Bisogna essere in pace con se stessi e con chi portiamo impresso
sulla nostra mozzetta e sul nostro Scapolare. Passa il mercoledì, se non fosse
per la riunione con il Consiglio per le ultime comunicazioni.
Non dormi bene quella notte, Taranto sta per svegliarsi dal
letargo e in fondo anche tu sai che, come la tua città, "vivi" solo
in questo momento.
Le tre del pomeriggio, chi da dietro un cappuccio, chi
invece da semplice spettatore, tutti con il cuore in gola. La pioggia scende
dal cielo grigio, è un copione già scritto. I più tradizionalisti si dirigono
oltre il ponte, gli altri preferiscono rimanere nel borgo.
Ti dirigi nelle tre chiese, arrivi dinanzi al Santissimo e
ora nulla più ti disturba. La voce della gente sembra scomparsa, solo il rumore
delle medaglie si sente da lontano. Le ore passano in fretta, il pellegrinaggio
si conclude a "casa", ma la mente è già a domani.
Esce la processione, esce la tua amata statua, finalmente è
qui davanti a te. Le marce sono un accompagnamento eccezionale, la nazzicata
viene spontanea. Passa il tempo, arriva la notte e con se il freddo, ma tu
resisti perché a lasciare quello sguardo fatto di cartapesta proprio non
riesci. Inizi a scorgere le strade che non vorresti passare, passo dopo passo
la conclusione si avvicina. Svolta secca a destra. Sta per finire. Tre colpi,
la gente distratta va via, per loro lo spettacolo si è concluso. Tu rimani, non
ci credi, piangi, perché è già finita?
E allora alzi nuovamente lo sguardo, il velo nero di Mamma
ha appena varcato il portone che si chiude alle sue spalle.
Adesso hai la risposta alla domanda, saranno questi dolcissimi
ricordi e queste immagini che hai nella mente ma soprattutto nel cuore a farti
aspettare un altro anno. Il cielo è sereno, il tuo spirito lo è di più.
Il conto alla rovescia è già iniziato.
La foto della prima posta è di V.Tortorella per Portodimareter
La foto del troccolante è di M. Di Maso