giovedì 26 ottobre 2017

Antonino Russo
E’ il 14 Agosto. Caldo, estate, mare. Sì, perché questo articolo sull’Assunzione di Maria in Cielo rappresenta una sorta di ideale filo conduttore con lo scorso Luglio, festa della nostra Titolare.
Un unico tormentone, un’unica domanda che si ripropone, peggio della peperonata: “E tu, cosa farai per domani, ferragosto?”.

Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) e indica una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.
Fin qui un po’ di storia. La mia risposta alla precedente domanda, quella che mi fa passare per strano agli occhi del mondo, è sempre la stessa da anni: “Se è il 15 Agosto è rosso sul calendario, un motivo c’è: sicuramente andrò a Messa”.

La “dormitio Virginis” e l'Assunzione, in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane.

Papa Pio XII il 1° novembre del 1950, Anno Santo, proclamò solennemente per la Chiesa cattolica come dogma di fede l’Assunzione della Vergine Maria al cielo con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus: 
«[…] pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica».
In questa solennità si festeggia un'anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale.


La Chiesa ortodossa e la Chiesa apostolica armena celebrano il 15 agosto la festa della Dormizione di Maria. La differenza principale tra Dormizione e Assunzione è che la seconda non implica necessariamente la morte (anche se non la esclude).
Il primo scritto attendibile che narra dell’Assunzione di Maria Vergine in Cielo, come la tradizione fino ad allora aveva tramandato oralmente, reca la firma del Vescovo San Gregorio di Tours:

«Infine, quando la beata Vergine, avendo completato il corso della sua esistenza terrena, stava per essere chiamata da questo mondo, tutti gli apostoli, provenienti dalle loro differenti regioni, si riunirono nella sua casa. Quando sentirono che essa stava per lasciare il mondo, vegliarono insieme con lei. Ma ecco che il Signore Gesù venne con i suoi Angeli e, presa la sua anima, la consegnò all’arcangelo Michele e si allontanò. All’alba gli apostoli sollevarono il suo corpo su un giaciglio, lo deposero su un sepolcro e lo custodirono, in attesa della venuta del Signore. Ed ecco che per la seconda volta il Signore si presentò a loro, ordinò che il sacro corpo fosse preso e portato in Paradiso».
Ma la data del 15 ritorna anche nel mese di Settembre, in quella che è un’altra festa Mariana importante: Maria SS. Addolorata.