Antonino Russo
E’ arrivato con un messaggio da parte di uno dei Cerimonieri l’invito a partecipare come volontari alla 21ma giornata nazionale della Colletta Alimentare che ha un obiettivo espresso in modo diretto, come un pugno allo stomaco: “Dona la spesa a chi è povero.”
La Confraternita è da sempre vicina ai più bisognosi e anche in questa circostanza ha dato il suo contributo con la presenza di Confratelli volontari per il Banco Alimentare.
In occasione dell’Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi con Papa Francesco in Piazza San Pietro, è stato fatto un saluto dal Santo Padre, al termine del suo discorso, alla Fondazione Banco Alimentare:
“Saluto i rappresentanti della Fondazione Banco Alimentare, e auguro ogni bene per la Colletta Alimentare che avrà luogo sabato prossimo in operosa continuità con la Giornata Mondiale dei Poveri che abbiamo celebrato domenica scorsa. Grazie!”
Tra i tanti volontari molti i volti di Confratelli che, al posto della mozzetta crema, hanno indossato la pettorina gialla del Banco Alimentare nel duplice ruolo di divulgatori del messaggio della Colletta Alimentare e di operatori addetti alla raccolta di alimenti per l’infanzia, sughi e pelati, tonno in scatola, olio d’oliva, riso, legumi, biscotti lasciati generosamente dai tanti nostri concittadini che si sono recati nei diversi centri commerciali e supermercati che hanno aderito all’iniziativa.
Non smette di stupire la generosità dei tarantini che nonostante le tante evidenti difficoltà lavorative e sociali, tendono comunque una mano verso il prossimo.
A livello nazionale ecco, di seguito, alcuni numeri dello scorso anno:
· 8.500 tonnellate di Alimenti raccolti
· 13.000 Punti vendita
· 145.000 Volontari
· 5.500.000 Italiani che hanno donato cibo nel 2016.
Il Santo Padre, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri ha detto:
“Non pensiamo ai poveri come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana [...]. Queste esperienze, pur valide e utili [...] dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. [...] La loro mano tesa verso di noi è anche un invito [...] a riconoscere il valore che la povertà in se stessa costituisce. La povertà è un atteggiamento del cuore [...] e permette di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti”.
martedì 28 novembre 2017