Gabriele Fanelli
Eccoti sei lì, dietro una transenna che ti separa dal quel percorso misto tra la pietra e l’asfalto. Un asfalto freddo, nudo, talvolta bagnato ma SACRO. La mano della tua mamma ti stringe a sé un altro po’ per evitare che tu possa combinare qualche marachella eppure ad attraversare, non ci pensi minimamente.
Non conosci molto della processione dei Misteri, d’altronde sei un bambino e non sai nemmeno il significato che ogni “anima incappucciata” porta al suo interno eppure per qualche motivo non ben definito, non hai paura e ripeti in maniera onomatopeica, richiamando le attenzioni dei tuoi genitori, il suono del crepitacolo che mestamente fa capolino lungo Via D’Aquino. Sei un bambino ma il miracolo è successo. Anche tu domani sarai nu “Perdune”.
Eccoti sei lì, dietro una transenna che ti separa dal quel percorso misto tra la pietra e l’asfalto. Un asfalto freddo, nudo, talvolta bagnato ma SACRO. La mano della tua mamma ti stringe a sé un altro po’ per evitare che tu possa combinare qualche marachella eppure ad attraversare, non ci pensi minimamente.
Non conosci molto della processione dei Misteri, d’altronde sei un bambino e non sai nemmeno il significato che ogni “anima incappucciata” porta al suo interno eppure per qualche motivo non ben definito, non hai paura e ripeti in maniera onomatopeica, richiamando le attenzioni dei tuoi genitori, il suono del crepitacolo che mestamente fa capolino lungo Via D’Aquino. Sei un bambino ma il miracolo è successo. Anche tu domani sarai nu “Perdune”.
La domanda invero ormai retorica titolante: ”Perché diventi confratello del Carmine?”, ti è già stata fatta ed ha un eziologia chiara: i Riti. E’ innegabile!!!
Senza timore e con convinzione assoluta, firmi la domanda di ammissione al sodalizio di fronte al Segretario che con la gentilezza che lo contraddistingue ti invita a contattarlo per qualsiasi cosa.
Varie sono state le scelte che hanno motivato ognuno di noi ma è varcando la “porta del cuore” che si riesce a discernere il contenuto.
Quella porta non è altro che una soglia che separa te stesso da un amore insediato tra le pieghe di una storia che perdura ormai da 252 anni e che ha la massima espressione nella spontaneità di quelle persone che tendendo la loro mano ti invitano ad entrare in empatia con quello spirito confraternale che sa di famiglia.
Diventare confratello è un impegno e avrà le sue “belle difficoltà”. Hai un compito principale ovvero consolidare un percorso di fede perpetrandolo nella tradizione.
Una tradizione composta da un messaggio evangelico ben sostanziato in una fede popolare assoluta, che caratterizzerà la tua gente, le strade che percorrerai, la Taranto in cui vivrai, la Confraternita che frequenterai.
Ora è solo il tempo di vivere a pieno questi momenti. Aspettando il giorno della tua aggregazione