Nella tarda, e calda, serata della vigilia della grande festa della Beata Vergine del Monte Carmelo, nell’ultimo giorno della Novena, si è svolta una manifestazione musicale che ha coinvolto gli iscritti all’Arciconfraternita oltre i numerosi passanti a spasso nel dopo cena alla ricerca di un po’ di fresco per le vie del centro cittadino.
Salvatore Russo Gypsy jazz Trio |
Nella piazza che topograficamente porta il nome del Santo Papa Giovanni XXIII, ma che per tutti quanti noi confratelli e cataldiani è piazza Carmine, successivamente alla funzione religiosa che ha visto l’aggregazione delle nuove consorelle al nostro pio Sodalizio, sono saliti sul palco gli Everything Rose che hanno reso il loro “Omaggio a Rossini”.
Il trio musicale composto da violino, chitarra e flauto traverso ha eseguito, rivisitandole, alcune celebri arie del maestro pesarese autore, tra le altre, di opere come “Il barbiere di Siviglia”, “Guglielmo Tell”, “L’italiana in Algeri”, “La gazza ladra” o ancora il molto noto “Stabat Mater”.
L’opera che sicuramente tocca maggiormente da vicino noi confratelli, particolarmente in questi giorni di vigilia della festa della nostra Mamma del Carmine, è il “Mosè in Egitto” la cui marcia accompagna l’uscita del simulacro della Vergine Santissima, motivo noto a tutti e che è fisso in ogni processione festosa che si svolge nel nostro territorio, ma probabilmente in tutto il meridione d’Italia.
Successivamente hanno preso posto sul palco i Gypsy Jazz Trio, band capitanata da Salvatore Russo che esegue una particolare versione di Jazz, definito appunto gypsy (gitano) molto in voga a Parigi ed in Francia nel secolo passato. Si è trattato di un concerto molto raffinato riservato sì ad intenditori, ma apprezzato in maniera calorosa da tutta la platea.
Al termine della serata, dopo i ringraziamenti di routine, l’appuntamento è stato dato per il giorno successivo, il 16 luglio giorno che tutti noi confratelli del Carmine aspettiamo per festeggiare e portare la nostra Mamma in giro per la città. Un giro differente quest’anno per le condivisibili ragioni spiegate egregiamente dal Priore Antonello Papalia.
Tutti a casa quindi. Per molti la giornata di domani partirà nel pomeriggio, per altri invece dopo una notte probabilmente insonne, colazione veloce e appuntamento al mattino in oratorio: abito stirato, mozzetta mai indossata, mani che tremano e cuore che batte forte.
Auguri a tutti ai novizi e a chi non lo è più. Alle consorelle ed ai confratelli. Auguri a tutti. Auguri alla nostra famiglia, è la festa della nostra Mamma.
Successivamente hanno preso posto sul palco i Gypsy Jazz Trio, band capitanata da Salvatore Russo che esegue una particolare versione di Jazz, definito appunto gypsy (gitano) molto in voga a Parigi ed in Francia nel secolo passato. Si è trattato di un concerto molto raffinato riservato sì ad intenditori, ma apprezzato in maniera calorosa da tutta la platea.
Al termine della serata, dopo i ringraziamenti di routine, l’appuntamento è stato dato per il giorno successivo, il 16 luglio giorno che tutti noi confratelli del Carmine aspettiamo per festeggiare e portare la nostra Mamma in giro per la città. Un giro differente quest’anno per le condivisibili ragioni spiegate egregiamente dal Priore Antonello Papalia.
Tutti a casa quindi. Per molti la giornata di domani partirà nel pomeriggio, per altri invece dopo una notte probabilmente insonne, colazione veloce e appuntamento al mattino in oratorio: abito stirato, mozzetta mai indossata, mani che tremano e cuore che batte forte.
Auguri a tutti ai novizi e a chi non lo è più. Alle consorelle ed ai confratelli. Auguri a tutti. Auguri alla nostra famiglia, è la festa della nostra Mamma.