giovedì 15 gennaio 2015



Salvatore Pace

Immagine Corriere del Giorno
Archivio Antonello Stenta
Ero piccolo, molto piccolo, i miei nonni abitavano al Rione Tamburi in Via Machiavelli al civico 3. Proprio di fronte alla Clinica San Camillo e sopra un Bar..con un piccolo cortiletto.. dove, in estate, mia nonna mi mandava a comprare la Coppa Rica che lei amava tanto.

Qualche piano più su la famiglia Papalia, amici di famiglia, il figlio di zio Oronzo, Tonio, un alterego del mio zio quasi mio coetaneo, compagni di scuola al liceo artistico e di scorribande in quel fermento che furono gli anni 70.

Zio Oronzo figura austera era nel pieno della sua vita confraternale, esempio per i giovani aggregati, orgoglio per i più anziani, decoroso portatore della Croce dei Misteri al Carmine, disciplinato uomo di altri tempi quando sulle sue spalle reggeva una sdanga nera o una lignea se si trattava del Cristo Morto o quella di una forcella alla Processione dei Misteri quando a vestirsi erano i suoi nipoti.

Lo guardavo con un misto di rispetto e paura, lui così alto, sempre molto serio, sempre con un cappello in testa e sempre di poche parole.

25/3/2012, Va Domenica di Quaresima
Oronzo Papalia Troccolante alla
Adorazione alla Croce
Ho scoperto con l'etá, diventando confratello, la storia di Oronzo Papalia, l'importanza di aver restituito alla Processione dei Misteri la "bussata" del Troccolante, il record di aggiudicazioni della Croce dei Misteri retta per 9 anni consecutivi, le sdanghe a Taranto Vecchia rette addirittura, nel 1986, con tutti i suoi familiari Confratelli e ho conosciuto personalmente un uomo che faceva Settimana Santa solo scoprendosi il capo e commuovendosi al passaggio della Vergine.

Ultima gioia nei suoi occhi, lo scorso anno, quando il suo nipote Oronzo Jr aggiudicatario di una mazza della Processione dei Misteri, nazzicò una marcia sotto le sdanghe di Gesù Morto, lui affianco con orgoglio se lo guardava e anche lí, credetemi, fu Settimana Santa.

Era un uomo schivo dalle beghe che caratterizzano Riti e Tradizioni, amato da tutti, rispettato da giovani e anziani e ricorderò sempre due scene, lui che troccola in mano attraversa il salone della "gara" in una domenica delle palme con tutti i confratelli in piedi ad applaudirlo e la compostezza della sua "troccola" della quinta di quaresima del 2012.

Arrivederci Zio Oronzo, simbolo di una Settimana Santa e di una Taranto che non c'è più ! 



Immagine: Coriere del Giorno 1978
Archivio Antonello Stenta