lunedì 2 gennaio 2017

Antonino Russo

Questo ringraziamento parte dal contesto personale e si allarga a quello comunitario, Confraternale, Ecclesiale.

La sera del 31 Dicembre anche il nostro Arcivescovo reciterà il Te Deum (estesamente Te Deum laudamus, latino per "Dio ti lodiamo") per ringraziare dell'anno appena trascorso.

Si tratta di un inno cristiano in prosa di origine antica legato alle cerimonie di ringraziamento e viene tradizionalmente recitato al termine dell'ufficio delle letture della domenica, durante tutto l'anno liturgico ad eccezione del periodo quaresimale. Nella Liturgia delle ore trIl 31 Dicembre è sempre una data simbolica, momento di bilanci per l’anno trascorso.

Se ci soffermiamo a riflettere, sono tante le situazioni per cui rendere grazie, nonostante la fatica e la difficoltà del quotidiano.

ova il suo posto alla fine dell'Ufficio delle letture nelle solennità, nelle feste, in tutte le domeniche, tranne quelle di Quaresima, nei giorni fra l'ottava di Natale e quelli fra l'ottava di Pasqua.

Ci sono anche altre occasioni particolari in si recita il Te Deum: ad esempio oppure nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo pontefice, prima che si sciolga il conclave oppure a conclusione di un Concilio.

La tradizione attribuiva il testo a san Cipriano di Cartagine oppure, secondo una leggenda fu composto a due mani da sant'Ambrogio e da sant'Agostino il giorno di battesimo di quest'ultimo, avvenuto a Milano nel 386, per questo è stato chiamato anche "inno ambrosiano".

Oggi gli specialisti attribuiscono la redazione finale a Niceta, vescovo di Remesiana alla fine del IV secolo:

“Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli: ‘Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.’

Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella lode;

la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.

Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento col tuo Sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno.”

Auguri a tutti per un 2017 ricco di speranza e misericordia.