lunedì 8 febbraio 2016

Salvatore Pace 

Con la celebrazione eucaristica di ieri alle 20 si è dato inizio solenne alle Quarantore, appuntamento antichissimo organizzato dalla nostra Confraternita, durante il quale Confratelli e Consorelle in abito di rito sostano in veglia di adorazione dinnanzi al SS Sacramento esposto in maniera solenne sull'Altare Maggiore della nostra chiesa.

E' stato emozionante ieri sera vedere arrivare in processione i consigli di amministrazione quasi al completo della nostra arciconfraternita e di quella dell'Addolorata, graditissima ospite della serata, le mozzette nere e quelle crema, entrambi gli stendardi ai piedi dell'altare, hanno dato vita ad un "abbraccio" come lo ha definito il nostro priore che serva sempre ad annullare le divisioni ma a cementare le condivisioni nel nome dei riti che vedono protagonisti i due sodalizi.

Toccante l'omelia di don Marco Morrone, un vero e proprio ritorno a casa il suo, chi vi scrive, infatti, nel lontano 1987, ricevette l'amatissimo scapolare dalle sue mani, da lui che era, allora, padre spirituale e parroco del Carmine.


Commentando l'argomento della giornata, "e tu sarai pescatore di uomini" bellissima e significativa, è stata la metafora del microfono, ognuno di noi, ha sottolineato don Marco Morrone nella sua omelia, è un microfono del Signore, ognuno di noi è strumento, a suo modo, per amplificare la voce di Cristo e la parola del Signore.

Momento simbolico all'atto della Comunione i celebranti hanno offerto il Corpo di Cristo ai membri delle confraternite sorelle, dunque era bello vedere don Marco Gerardo dinnanzi alle mozzette nere e don Marco Morrone dinnanzi a quelle crema.

La messa, accompagnata mirabilmente dal coro "Maria SS del Monte Carmelo", ha raggiunto il suo culmine quando la processione solenne ha accompagnato l'ostensorio con il SS Sacramento sull'altare dove, dall'economo e dai suoi collaboratori, in maniera eccezionale e veloce, era stato allestito il trionfo di fiori e candele in mezzo al quale è stato collocato l'Agnello di Dio che per quarantore appunto, sarà esposto solennemente e vegliato dai suoi "soldati" più fedeli.

Alle 22 circa dunque si è dato inizio ai turni di adorazione, chi vi sta scrivendo, ha sostato in preghiera sino alle 23, la preghiera, solitamente silenziosa ed intima, per iniziativa del confratello Renato de Vincentiis si è trasformata in una recita partecipata del SS Rosario, iniziativa che ci ha fatti sicuramente avvicinare al SS Sacramento in maniera più "rumorosa" ma che sicuramente la nostra Mamma Celeste avrà gradito sorridendoci da lassù.

Bravo Renato!

Oggi e domani si continua, oggi saranno ospiti, come tradizione secolare, le confraternite di Sant'Antonio e Maria SS di Costantinopoli nel titolo di San Cosma e Damiano mentre domani quelle dell'Immacolata e dei Santi Medici.

I nostri giorni si avvicinano...

Ph: Giovanni Schinaia e Francesco Leggieri