lunedì 18 aprile 2016

Salvatore Pace





Come al solito la notizia di un'improvvisa dipartita ci lascia intontiti e così è stato sabato pomeriggio, quando, consultando per caso il mio telefono, ho visto la foto di Antonio e ho capito, dai commenti, che se ne era andato all'improvviso.

Persona buona, Confratello assiduo e discreto, un uomo con un garbo di altri tempi, pronto sempre al saluto, al sorriso, alla chiacchiera anche con chi non conosceva, per lui bastava sapere che si era fratelli di Scapolare per "attaccare bottone".

Lo si poteva trovare sull'altare, alla settimanale messa sociale, sempre impeccabile nel suo abito di Rito, non mancava una Processione, un appuntamento Confraternale, una serata conviviale era sempre lì con la sua voce particolare e riconoscibile.. "ciao Antò".."buonasera fratè" e il suo sorriso metteva serenità.

Ma Antonio era tanto più che un semplice confratello, era uno di noi al servizio degli ultimi, prestava il suo servizio alla mensa dei poveri, era il barbiere per i ragazzi dell'associazione ADVI Bruno Lodeserto, insomma era uno a cui ispirarsi, uno da cui prendere esempio.

I giovani nostri confratelli, dovrebbero guardare  certi anziani, iniziare ad accantonare l'idea del solo agone della Domenica delle Palme per comprendere il ruolo vero che ognuno di noi dovrebbe avere da quando gli viene poggiato sulle spalle lo Scapolare, siamo al servizio degli ultimi, dei nostri fratelli più bisognosi e dobbiamo prestare il nostro "garbo" e il nostro sorriso a tutti i confratelli soprattutto ai più anziani che, come Antonio, hanno tanto da insegnare.

Addio, anzi arrivederci amico nostro, fratello nostro, saluta chi ti ha preceduto e anche lì sono sicuro, arriverai con la tua particolare voce dicendo "buonasera fratè"

Questo coordinamento si stringe alla famiglia di Antonio e alla nostra consorella Annamaria in un abbraccio di fraterna vicinanza.