lunedì 15 giugno 2015

Salvatore Pace

15 giugno 2014, un'altra storica data che ferma il cuore.

In una domenica di giugno, in un'assolatissima domenica di giugno, i nostri occhi videro Gesù Morto e l'Addolorata percorrere le vie del centro cittadino.

Ma partiamo dal principio, dopo Roma e dopo la cerimonia della solenne Incoronazione Pontificia, bisognava che la città intera "accogliesse" in forma dovuta le due Statue.
La città, la Taranto da cui il simulacro della B.V. Addolorata era partito quel 20 di Maggio doveva per forza tributare un solenne saluto alle due statue oggetto di così importanti festeggiamenti.

E allora tutto partì proprio dalla città vecchia, luogo simbolo della storia dei nostri Riti, la mattina del 15 giugno le due Statue vennero collocate in uno scenario meraviglioso, la cappellina del Castello Aragonese dedicata a San Leonardo, un altare parato per l'occasione, i Confratelli in abito di Rito a vegliare su di loro, una teoria di fedeli che ininterrottamente si inginocchiò e pregò davanti a Loro che amorevoli sembravano un Re e una Regina.


Nel pomeriggio l'apice della giornata, tante, tante confraternite giunte da tutta la Puglia, legate dall'amore per i Riti della Settimana Santa e del Triduo Pasquale, con i loro abiti variopinti e antichi giunsero nella città bimare per rendere omaggio alla Storia di Taranto.

Tanti Confratelli di cui era impossibile tenere il conto, emozionati, commossi, festanti e sopratutto orgogliosi di partecipare ad un evento storico ed irripetibile si affacciarono nella maestosità del Castello Aragonese da dove il corteo il lungo corteo mosse quasi al tramonto, baciato da un sole i cui colori si vedono solo nel nostro golfo.

Il colpo d'occhio era meraviglioso, la lunga teoria delle "Congreghe" e poi le due Statue sulle spalle di portatori scrupolosamente scelti dal Consiglio di Amministrazione per la loro esperienza ed anzianità che accompagnarono in uno storico percorso la "storia dei Riti" e poi i fedeli, tanti, ammirati, emozionati, che si segnavano al passaggio dei Simulacri e che affollarono le strade della nostra città testimoni di un evento organizzato in ogni piccolo dettaglio.

Poi la Messa in Piazza, le Statue collocate sul Tronetto in piazza e che da quel giorno hanno vissuto in simbiosi perchè al termine della Messa entrambe vennero collocati nell'altare di sinistra della nostra chiesa quello del Crocifisso per intenderci, e la mamma amorevole ha vegliato per un anno il Suo Figlio Dilettissimo grazie alla maestria dei paratori, dei collaboratori dell'ufficio dell'economo e grazie alla lungimiranza del nostro priore e del padre spirituale.

Fu un giorno magnifico, preludio ad un anno da incorniciare per il quale oggi a distanza di un anno ancora il mio grazie va a chi, per amore delle "nostre cose", mi ha permesso di poter vivere tutto ciò.