mercoledì 30 marzo 2016

Ci sono anni che la Settimana Santa ce l'hai nel cuore più del solito e allora, dopo un anno come quello passato in cui un dolore accecava la vista, sin dalle sin dalle Quarantore vivi tutto con un pathos e con un trasporto emozionale raddoppiati rispetto al solito. 

Le cinque Via Crucis vissute al solito posto con le solite persone, l'adorazione alla Croce con il compagno di sempre, le cene la domenica sera con gli amici di una vita a parlare di Settimana Santa passata e presente. 

Ho cercato di non mancare a nessun appuntamento, la Liturgia Stazionale a Mottola, per esempio, che sará un ricordo indelebile per le emozioni vissute e, per esempio, una sera che ricorderó per sempre, quella della presentazione del nuovo velo del Cristo Morto, il silenzio in chiesa, il velo stellato appeso quasi a ricordarci la sagoma del Re dei Re, le parole del Priore e quelle lettere sul diploma,  la S e la L, separate da due puntini, rispettivamente rappresentanti chi non c'è più e chi fra un pó sarà fra noi, a devozione della nostra famiglia. 

Ricorderó per sempre gli occhi pieni di lacrime di chi mi ama che da "malata" piú di me ci teneva ad avere un pezzo di noi, un ricordo imperituro della nostra devozione sulle martoriate carni del Cristo Morto.

Poi arriva tutto in un secondo, la quinta di Quaresima con la troccola e i cappucci, le Palme, il non vestirsi, il dolore che mangia il cuore quando sempre la troccola chiude la gara senza che mi sia aggiudicato un simbolo o una posta, la gioia per gli amici che sono riusciti nel loro sogno ed è già Settimana Santa. 

Un incarico importante mi aspetta, scortare l'Addolorata, accompagnare la Mamma Nostra sino al suo ritorno a casa ed ecco che il dolore lascia il passo ad una delle più belle Settimane Sante della mia vita.
 

Una squadra di persone meravigliose, animate da una nobile motivazione, legate da un amore familiare tangibile, mi permettono di essere uno di loro e, marcia dopo marcia, quella scorta diventa facile, siamo tutti lì a riportare la Mamma nostra Addolorata a casa.

Il non essermi vestito diventa secondario, votarmi alla buona riuscita della loro processione diventa lo scopo di questa Settimana Santa e le lacrime in chiesa, dopo 16 ore, con tutti loro, coronano la riuscita di tutto. 

Ho trascorso 16 ore occhi negli occhi con Lei.. Totus tuus semper !