mercoledì 16 aprile 2014


Luciachiara Palumbo 

Sono le 14.45, di corsa scendo le scale e con passo veloce raggiungo via D'Aquino. Il battito è accelerato e nello stomaco avverto tante farfalle, esattamente come quando si è innamorati. Lungo la strada osservo i cordoni verdi ai lati e alzo lo sguardo al cielo… Si ci siamo, penso dentro di me. 
Le lacrime scendono lungo il volto e i ricordi riaffiorano alla mente. Non moltissimi anni prima una bimba piccola mano nella mano con il suo papà si dirigeva verso la stessa meta. Riempiva di domande il suo accompagnatore, il quale instancabile cercava di rispondere il più possibile. Arrivati davanti al portone della Chiesa del Carmine troppa gente aspettava ansiosa e la piccina, inutilmente, si metteva sulle punte ma non riusciva a vedere nulla.

"Papà mi prendi in braccio?", diceva con vocina dolce e lagnosa. Il padre con una smorfia e con i gesti la invitava a chiedere permesso e ad andare avanti, ma la testarda quanto timida figlia non ne voleva assolutamente sapere e così continuava imperterrita a scuotere il capo. Alla fine vincendo come al solito l'amore paterno, il forte uomo la prendeva sulle spalle e la bimba con le manine sulla sua testa si sorreggeva mentre guardava dall'alto l'uscita della prima posta. 

Poco dopo quelle stesse manine sarebbero state strette dai suoi amati nonnini, che la avrebbero portato in città Vecchia, quello strano luogo che vedeva una volta all'anno e che le piaceva tanto. Scesa dall'autobus vicino piazza fontana, il nonno si assicurava che nell'attraversare nessuno la investisse e poi stringendola a sé la portava sul pendio per arrivare a San Domenico. 

Quell'imponente scalinata le faceva paura e domandava, come al suo solito, come facessero quei "fantasmi buoni"a scendere con una Statua senza farla cadere. Il papà la prendeva in braccio e come un razzo arrivava all'ingresso della Chiesa. Allora l'allegra compagnia familiare si faceva il segno della Croce e ripeteva quella bella preghierina, che la bambina aveva facilmente imparato a memoria: Sia lodato e ringraziato ogni momento, il Santissimo e Divinissimo Sacramento. Gli adulti tutti stanchi si sedevano ma lei, tutta presa dalla folla, andava in giro cercando la sua bellissima mamma disperatamente. 

Quando finalmente la trovava con le mani giunte le rivolgeva la solita preghiera affinchè il suo amato nonno, che era molto devoto all'Addolorata, potesse sempre stare bene. Poi esausta anche lei si sedeva accanto alla zia e osservava il "Sepolcro". 

I suoi genitori avrebbero voluto che tornasse con loro a casa, visitando ancora qualche Chiesa ma era tradizione che ritornasse a casa con i nonni e che restasse a cena da loro. Tutti seduti sul divano davanti la tv guardavano l'uscita della Vergine e dentro di sé la piccola si domandava se da grande sarebbe mai riuscita a vederla di persona. 

Cara bimba ci sei riuscita eccome a osservare la tua dolce Mamma che scende la paurosa scalinata e ti dirò di più hai anche l'onore di seguirla in processione, cosa che penso alla tua età non potevi neanche immaginare… 

Molte cose sono cambiate d'allora ma il cuore è sempre quello di una bambina che con le manine giunte prega la sua Mamma.