Mattia Giorno
È nel nome di Maria Immacolata, nostra mamma e compatrona, che tanti di noi sentono vicina la nascita di nostro Signore Gesù Cristo. Lei, protettrice dei tarantini, è la vergine che diede al mondo il suo unico figlio, per lasciarci salvare da colpe umane molto antiche.
Con i festeggiamenti dell’Immacolata, che quest’anno seguono di un giorno la seconda domenica di avvento, Taranto si immerge nel pieno delle festività natalizie, richiamata dai sapori e dalla soave atmosfera che le nostre tradizioni ci offrono.
Quel manto azzurro coronato di stelle, quei capelli ricci e quelle mani giunte in preghiera mostrano a tutti noi l’animo di Maria, puro e lucente come non mai, per ricordarci l’amore che Ella ebbe verso tutti noi. Il suo cuore sussultò alle parole dell’angelo, il suo sì fu però immediato e sicuro. Andò in contro a pericoli, rischiò di essere ripudiata ma nonostante tutto si fece carico della grandezza di Dio e decise di renderlo umano, di portarlo tra noi. Questo fu il progetto che Dio ebbe per Lei, concepirla senza colpa antica, preservarla dal peccato originale per renderla dimora di Dio e tempio dello Spirito Santo.
Nella nostra tradizione l’Immacolata è colei che salvò i cittadini di Taranto da un terribile terremoto. Era lo notte tra il 7 e l’8 dicembre 1710 e Maria, secondo lo storico racconto, preservò la nostra città dalla catastrofe, ragion per cui le mani della statua non sono perfettamente centrali. Sulla base di questa storia noi celebriamo la nostra Mamma Celeste come compatrona della città; secondo questi racconti noi la invochiamo come protettrice dei tarantini e partecipiamo in festa alla sua ricorrenza.
Anche noi confratelli del Carmine, per rinnovare la nostra devozione, partecipiamo alla processione in onore della Vergine Immacolata insieme alle altre confraternite della città. In questi giorni molti di noi stanno confermando la loro presenza, in tanti parteciperanno alla processione che attraverserà, nella sera dell’8 dicembre, le vie del centro storico. Sarà un onore per tutti noi indossare la mozzetta e lo scapolare, sarà una gioia essere presenti ancora una volta nel nome di Maria, la stessa Madre del nostro sodalizio.
Dalla vigilia della sua festività, sino al termine della solenne processione, la Vergine Immacolata sarà nei nostri cuori, per renderli puri e casti come fu il suo.
Taranto avrà un sapore diverso, le note delle pastorali natalizie echeggeranno dalle prime ore del mattino per ricordare a tutti che il Signore Gesù è pronto per venie in mezzo a noi. Non c’è momento più bello che quello dell’attesa, dove ognuno di noi desidera che il tempo passi in fretta per accogliere con un canto di “gloria” la venuta del Salvatore.
Sia gloria a Dio nell’alto dei cieli e sia pace in terra agli uomini di buona volontà. Così ringrazieremo Dio per averci donato Suo figlio, così ringrazieremo Giuseppe per aver accettato questa missione e così, con i cuori gioiosi, ringrazieremo Maria, per essere diventata dimora del Verbo.
Nello spirito del natale che viene abbiamo la certezza che il Signore non ci abbandona mai anzi, nel mistero della Sua venuta, sappiamo con certa che l’amore di Dio per noi è sconfinato. Dobbiamo nutrirci di questo amore, ogni giorno e senza mai esserne sazi. Dobbiamo seguire l’esempio di colei che nacque immacolata e che non ebbe paura di un compito così gravoso. Dobbiamo affidarci a Lei, chiederle di tenerci nel suo cuore ed avvolgerci con il suo caldo manto.
L’Immacolata guidi le nostre anime e purifichi i nostri cuori, ci renda veri testimoni dell’amore che Dio ha avuto verso di noi e protegga sempre la nostra amata città.
lunedì 8 dicembre 2014