sabato 13 settembre 2014

Luciachiara Palumbo 

Sono giorni di grande fervore in parrocchia e nei locali della nostra Arciconfraternita.

Ogni gruppo si prepara per l'accoglienza della Vergine Addolorata con la corona benedetta dal Papa e di Gesù morto, il cui velo sarà adornato da uno stemma pontificio. La comunità tutta aspetta ansiosamente questo momento.

Parrocchiani e semplici cittadini che entrano nella nostra Chiesa restano stupefatti e tristi nel non vedere l'effige della Madonna Santissima. Il suo volto, ormai parte integrante del nostro cuore, manca terribilmente a chi lo venera con devozione e a chi a Lei si rivolge per ricevere forza e coraggio.

Noi tutti confratelli, scout, coro stiamo lavorando perché quel giorno sia perfetto e perché resti nella storia e nel patrimonio culturale e soprattutto religioso di questa unica e meravigliosa, quanto non compresa città.

Salendo le scale, si ode provenire dai saloni parrocchiani un'imponente melodia sonora. Le voci del coro Monte Carmelo si sono unite alle voci della Schola Cantorum e tutto ciò che si canta ormai risulta più forte e più bello. La bellezza di questi brani non è fine a se stessa ma deriva dall'entusiasmo e dalla felicità dello stare tutti insieme, dalla voglia di collaborare uno ad uno per rendere festa a Maria e a Gesù. Da un altro piano si ode invece un "chiacchiericcio", è la comunità Masci che organizza una veglia di preghiera per la venerazione delle due statue nella cappella del Castello Aragonese.

Sono meditazioni stupende sulla passione di Cristo e sulla presenza costante della Madre accanto al figlio. E' vero sembra un pò anacronistico, ma ben si sa che la morte di Cristo e la sua resurrezione non si limitano ad essere ricordate nei giorni di Pasqua.

Il sacrificio perenne del nostro Salvatore lo riviviamo ogni giorno con l'Eucarestia e lo sentiamo nostro nei vari momenti di dolore che caratterizzano la nostra vita.


Come non poter notare il movimento incessante di confratelli e consorelle intenti a inviare lettere o a chiamarne altri per assicurarsi della loro partecipazione alla processione ma anche ad un semplice momento di preghiera.

Il nostro Priore e le sue parole ci invitano ad essere orgogliosi del nostro abito, ci invitano ad essere un tutt'uno per questa grande occasione come per tutti gli altri eventi che ricamano la nostra vita confraternale. Questo è il momento dell'unione e della complicità, insieme costituiremo un arcobaleno di cuori per te Gesù.