mercoledì 21 dicembre 2016

Qualche giorno fa il nostro Santo Padre ha compiuto 80 anni ecco un pensiero di Antonino Russo per il nostro Nazzecanne. 

Antonino Russo


Con la rinuncia alla carica di pontefice da parte di Benedetto XVI, viene indetto un nuovo conclave.

E’ la sera del 13 marzo 2013: Jorge Mario Bergoglio viene eletto Papa.

“Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum Dominum, Dominum Georgium Marium Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Bergoglio, qui sibi nomen imposuit Franciscum”.

Sceglie il nome del poverello di Assisi: Francesco.

Disse il Papa, parlando della scelta del nome: “Nell'elezione, io avevo accanto a me l'arcivescovo emerito di San Paolo Cláudio Hummes, lui mi abbracciò, mi baciò e mi disse: Non dimenticarti dei poveri! E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Francesco è l'uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d'Assisi. È per me l'uomo della povertà, l'uomo della pace, l'uomo che ama e custodisce il creato; in questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? È l'uomo che ci dà questo spirito di pace, l'uomo povero... Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!”

Quella sera del 13 marzo, i fedeli riuniti in piazza San Pietro e i milioni di spettatori in televisione, furono salutati con parole semplici, dirette: “Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma, sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo ma siamo qui. Ci vediamo presto: buona notte e buon riposo”

Oggi, 17 Dicembre 2016, il Santo Padre compie 80 anni.


Alla vigilia del suo compleanno il Papa ha chiesto scherzosamente ai fedeli di tutto il mondo di non fargli gli auguri in anticipo: “Nella mia terra fare gli auguri a qualcuno in anticipo porta la jella!”.

Dal Vaticano hanno annunciato che per il Papa il giorno del compleanno sarà una giornata come le altre, ricca di impegni fissati da tempo e che per i tanti gesti di affetto che arriveranno da ogni angolo del pianeta è stato creato l’hashtag #Pontifex80 e sette indirizzi mail a cui inviare gli auguri.

E’ un Papa che ha fatto della semplicità e sobrietà due caratteristiche essenziali: anche da Vescovo girava per la città in autobus, indossava abiti da prete e rinunciava alla sede episcopale per un comune appartamento.

Padre Federico Lombardi, all’epoca direttore della Sala stampa della Santa Sede, racconterà che, dopo l’elezione, Jorge Bergoglio è ritornato alla Residenza di Santa Marta sul pulmino con gli altri cardinali invece di utilizzare l’automobile papale e che successivamente si è recato alla Casa del clero, in via della Scrofa, dove aveva soggiornato prima di entrare in Conclave e lì ha preso i suoi bagagli, ha salutato il personale, ha pagato il conto e poi è tornato a Santa Marta. Scelte semplici, stile di vita sobrio quello del Papa che ha l’abitudine di portarsi da solo la borsa, non proprio una consuetudine per i nostri politici.

Aspettiamo da tanto tempo che Papa Francesco venga a trovarci qui a Taranto, città per la quale l’enciclica Laudato si’ sembra, a mio avviso, scritta appositamente: la crisi ecologica è “una conseguenza drammatica dell'attività incontrollata dell'essere umano” e che “attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, egli rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione”. Indica “l'urgenza e la necessità di un mutamento radicale nella condotta dell'umanità”, perché senza un “autentico progresso sociale e morale... la crescita economica e il progresso tecnologico più prodigioso possono ripercuotersi contro l'uomo.”

Spesso le parole del Papa sono strumentalizzate e gli attacchi peggiori vengono dall’interno della Chiesa. Il mio augurio rivolto al Santo Padre è che si diventi sempre di più un solo Corpo e un solo Spirito a partire dalle singole comunità.

Auguri Santo Padre, auguri Francesco!