Cosa ha a che fare la ricorrenza di Santa Lucia con l’attesa del Natale?
Non si tratta solo di una Santa molto conosciuta ed a cui tanti sono devoti, né si tratta di una festività che, solo perché così vicina al giorno di Natale, deve essere per forza annoverata fra quelle prettamente natalizie.
Il senso di questa festa è molto più profondo tanto che, per alcuni Paesi del Nord Europa e del Nord Italia, il giorno di Santa Lucia è importante quasi quanto quello di Natale.
Santa Lucia è una santa italiana, originaria di Siracusa ed è da tutti conosciuta come la santa protettrice della vista.
La tradizione narra che sia stata uccisa con un pugnale alla gola, ma un’altra versione della storia collega il suo martirio alla perdita degli occhi, che le furono strappati (infatti è iconograficamente sempre rappresentata mentre sorregge su di un piccolo vassoio i suoi occhi).
Il suo culto è da sempre molto diffuso.
La ritroviamo, ad esempio, in un canto dell’Inferno della Divina Commedia, in cui la figura della Santa è definita come “nimica di ciascun crudele” ed è la stessa Vergine Maria a dichiarare che Dante è un suo devoto.
In Svezia la festività di Santa Lucia è particolarmente sentita.
La mattina del 13 dicembre la figlia più giovane di ciascuna famiglia va a svegliare i propri genitori servendo loro una colazione con pane allo zafferano ed uvetta, vestita di una veste bianca con un laccio rosso legato in vita ed una corona di candele accese sulla testa.
Viene chiamata Lussibrud (che significa Lucia sposa) ed in questo modo rappresenta la giovane santa che con la sua luce illumina l’inverno che si appresta ad entrare.
Gli svedesi, infatti, sono molto devoti alla Santa che viene soprannominata Regina della luce, proprio perché rappresenta il ritorno della luce e del sole dopo la notte più lunga dell’anno (in passato il calendario prevedeva che il solstizio di inverno cadesse il 13 dicembre e non il 21 dicembre).
Invece, per alcune zone del Nord Italia, il giorno di Santa Lucia è quasi paragonabile al giorno di Natale perché è proprio la Santa a portare i doni ai bimbi buoni che le indirizzano le letterine per ricevere i regali.
È bello pensare che la festività di Santa Lucia, pur nelle diversità delle forme attraverso cui le tradizioni dei vari Paesi la onorano, sia comunque un segno che in qualche modo accomuna popoli (e bimbi) lontani.
Non si tratta solo di una Santa molto conosciuta ed a cui tanti sono devoti, né si tratta di una festività che, solo perché così vicina al giorno di Natale, deve essere per forza annoverata fra quelle prettamente natalizie.
Il senso di questa festa è molto più profondo tanto che, per alcuni Paesi del Nord Europa e del Nord Italia, il giorno di Santa Lucia è importante quasi quanto quello di Natale.
Santa Lucia è una santa italiana, originaria di Siracusa ed è da tutti conosciuta come la santa protettrice della vista.
La tradizione narra che sia stata uccisa con un pugnale alla gola, ma un’altra versione della storia collega il suo martirio alla perdita degli occhi, che le furono strappati (infatti è iconograficamente sempre rappresentata mentre sorregge su di un piccolo vassoio i suoi occhi).
Il suo culto è da sempre molto diffuso.
La ritroviamo, ad esempio, in un canto dell’Inferno della Divina Commedia, in cui la figura della Santa è definita come “nimica di ciascun crudele” ed è la stessa Vergine Maria a dichiarare che Dante è un suo devoto.
In Svezia la festività di Santa Lucia è particolarmente sentita.
La mattina del 13 dicembre la figlia più giovane di ciascuna famiglia va a svegliare i propri genitori servendo loro una colazione con pane allo zafferano ed uvetta, vestita di una veste bianca con un laccio rosso legato in vita ed una corona di candele accese sulla testa.
Viene chiamata Lussibrud (che significa Lucia sposa) ed in questo modo rappresenta la giovane santa che con la sua luce illumina l’inverno che si appresta ad entrare.
Gli svedesi, infatti, sono molto devoti alla Santa che viene soprannominata Regina della luce, proprio perché rappresenta il ritorno della luce e del sole dopo la notte più lunga dell’anno (in passato il calendario prevedeva che il solstizio di inverno cadesse il 13 dicembre e non il 21 dicembre).
Invece, per alcune zone del Nord Italia, il giorno di Santa Lucia è quasi paragonabile al giorno di Natale perché è proprio la Santa a portare i doni ai bimbi buoni che le indirizzano le letterine per ricevere i regali.
È bello pensare che la festività di Santa Lucia, pur nelle diversità delle forme attraverso cui le tradizioni dei vari Paesi la onorano, sia comunque un segno che in qualche modo accomuna popoli (e bimbi) lontani.