mercoledì 11 gennaio 2017

Antonino Russo

Il volto del simulacro della Vergine Addolorata portato in processione dalla nostra Confraternita il venerdì Santo mi ha sempre intenerito, turbato ma anche fatto riflettere: alla morte di suo Figlio, la Madonna era giovane così come rappresentata nella statua donata dalla famiglia Calò?

La risposta più esaustiva è probabilmente questa:

"La castità, la santità e l'incorruzione preservano la giovinezza".

Con questa frase Michelangelo mise a tacere coloro che criticavano il giovane volto della Madonna de “La Pietà”. Un significato teologico preciso quello che il genio di Michelangelo sottolinea in questa opera – il suo primo capolavoro - che realizzò da giovanissimo, poco più che ventenne.


La Pietà è una scultura marmorea (altezza 174 cm, larghezza 195 cm, profondità 69 cm) realizzata nel 1497-1499 e conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano a Roma.

È l'unica opera firmata dall’artista, infatti sulla fascia a tracolla che regge il manto della Vergine si legge: MICHEL.A[N]GELVS BONAROTVS FLORENT[INVS] FACIEBAT ("Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti").

Michelangelo la firmò solo in un secondo momento, quando sentì due uomini lodare la statua ma attribuirla allo scultore lombardo Cristoforo Solari.

Cinquant'anni dopo la realizzazione, il Vasari celebrava l'opera scrivendo: «[Riguardo alla Pietà] non pensi mai, scultore né artefice raro, potere aggiungere di disegno né di grazia, né con fatica poter mai di finezza, pulitezza e di straforare il marmo tanto con arte, quanto Michelagnolo vi fece, perché si scorge in quella tutto il valore et il potere dell'arte»

L’innovazione di Michelangelo fu quella di concepire il corpo di Cristo come dolcemente adagiato sulle gambe di Maria con estrema naturalezza.

Le due figure sembrano unite in un momento di forte intimità creando una composizione a forma di piramide, unite dall'ampio abito sulle gambe di Maria le cui pieghe creano degli effetti di chiaroscuro eccezionali.

La mano sinistra della Madonna - la stessa mano in cui la “nostra” Vergine Addolorata tiene il fazzoletto - sembra voler invitare, chi guarda, alla meditazione. La Madonna sembra dire, con quella mano: ecco mio Figlio!

La Vergine siede su una roccia che simboleggia la sommità del monte Calvario.

Il corpo di Cristo è così perfetto dal punto di vista anatomico da presentare degli effetti di morbidezza degni della statuaria in cera pur essendo marmo, scelto dallo stesso Michelangelo sulle pendici del Monte Altissimo nelle Alpi Apuane.


Il paragone con il Gesù Morto ricevuto dalla famiglia Calò è a mio parere inevitabile perché il volto di Cristo è, in entrambe le opere, un preludio alla Resurrezione. Tuttavia i segni della crocefissione del Cristo de la Pietà sono limitati a piccole ferite sulle mani e sul costato, mentre il viso non rivela segni della Passione: Michelangelo non voleva che la sua Pietà rappresentasse la morte, ma piuttosto una visione religiosa di abbandono.

Un pensiero e una preghiera vorrei rivolgerlo alle tante “Pietà” del nostro territorio, alle mamme di Taranto che abbracciano i loro figli nella lotta contro le malattie causate dall’inquinamen