giovedì 6 marzo 2014

Giorgio Vegliante 

Il 2 Marzo 2014 è iniziato l’Anno Giubilare sulle parole di S.E. l’Arcivescovo Monsignor Filippo Santoro: “questa è la porta di Dio” mentre, con il suo Pastorale, in un solenne rito liminare batteva un colpo sul portone della Chiesa del Carmine che immediatamente si è aperta con il suono delle campane, come fosse una Porta Santa Basilicale

Quindi la Santa Messa celebrata dallo stesso Arcivescovo e, prima di una delle tre Benedizioni Apostoliche concesse da Sua Santità Papa Francesco nel corso dello stesso anno giubilare, l’intervento del Priore dell’Arciconfraternita del Carmine Cav. Antonello Papalia.

“L’onore che Sua Santità, Papa Francesco, ha voluto concedere alla nostra Arciconfraternita e’ di quelli che restano nella storia: l’Anno Giubilare, che in Santa Romana Chiesa viene celebrato ogni venticinque anni ed in occasione di eventi importantissimi per il mondo cattolico, è stato concesso alla nostra comunità in occasione del 250° anniversario della donazione delle statue di Gesù Morto e dell’Addolorata da parte della famiglia Calò al nostro Sodalizio, e da oggi sino al 5 di aprile del prossimo anno renderà la nostra Chiesa degna di donare, a chi si intratterà in preghiera al suo interno, l’Indulgenza Plenaria dai peccati, che, capirete bene, a livello simbolico e pratico e’ quanto di più importante possa esserci nella vita di un cristiano cattolico”.

Queste le parole di ringraziamento e di sentito riconoscimento per concessione di Sua Santità Papa Francesco da parte del Priore Cav. Antonello Papalia, il quale, con fortissima commozione per l’evento, è riuscito con molta difficoltà a trattenere le lacrime.

“I Simulacri più antichi della realtà confraternale saranno quindi i protagonisti di questa Anno Santo Straordinario”, ha proseguito Papalia, facendo un puntuale riferimento anche agli stessi simboli della pietà Michelangiolesca e richiamando ciò che è rappresentativo del dolore assoluto: quello di una mamma che piange il proprio figlio e di un figlio che, immolandosi per i peccati di tutti noi, viene brutalmente torturato e poi crocefisso.

La Madre e il Figlio sono anche i simboli della “rinascita” e della “resurrezione”, ha sottolineato ancora Papalia, ma anche del “dolore assoluto” e del “donare assoluto”, “come donazione fu quella che Francescantonio Calò, nel lontano 1765 volle fare alla nostra Confraternita , che per decoro e assoluta devozione alla Beata Vergine del Monte Carmelo, meritò, agli occhi del Calò, l’onore di custodire i due Simulacri e di organizzare e perpetuare la tradizione di portarli in processione nel giorno del Venerdì Santo .

Ecco spiegato il logo celebrativo dei 250 anni, la mano dei Calò che donano una corona, quella di spine che cinge il capo di nostro Signore e un cuore, quello trafitto dai dolori e retto nella mano dalla Beata Vergine Addolorata”.


Questi gli elementi di maggiore trasporto, prima di passare alla piena condivisione dei suggerimento di S.E. l’Arcivescovo Monsignor Filippo Santoro in merito ai riti intesi quale veicolo e volano di solidarietà, spiritualità e di carità cristiana.

La chiusura è dedicata naturalmente ai ringraziamenti a S.E. l’Arcivescovo per aver accolto le richieste dell’Arciconfraternita a fare celebrare questo Anno Santo, a tutte le autorità presenti nel momento in cui si è inaugurato un periodo fondamentale per la comunità della Chiesta del Carmine e ad un caloroso abbraccio con intenso spirito di commozione a tutti i confratelli perché un momento “così importante per noi rimanga nella memoria di ciascuno di voi come un ricordo e un avvenimento da tramandare a chi ci seguirà nel cammino “.

Una breve processione eucaristica che ha dato quindi inizio alle Solenni Quarantore.

Prosegue quindi il programma dell’Arciconfraternita del Carmine con il Mercoledì delle Ceneri;

il 5 marzo infatti ha avuto inizio, per tutta la Chiesa di Rito Romano, il periodo di Quaresima.

La Santa Messa, con l’imposizione delle Ceneri, è stata celebrata nella Chiesa del Carmine dal Vicario Generale, Mons. Alessandro Greco.



Nel primo venerdì di Quaresima, il 7 marzo, è già previsto un ulteriore momento “forte” dell’Anno Santo: la Liturgia Stazionale, che vedrà attivamente coinvolte le sei parrocchie della Vicaria Taranto Borgo e che porterà in strada, per la prima volta, il maestoso Crocifisso Quaresimale della Confraternita del Carmine. Appuntamento presso la parrocchia di Sant’Antonio, il 7 marzo alle 17,30. Concluderà mons. Arcivescovo davanti alla Chiesa del Carmine intorno alle 20,30.

Qui di seguito il programma più circostanziato del 7 Marzo p.v.



Liturgia stazionale con le Parrocchie del Borgo su testi del Magistero di Mons. Arcivescovo



ore 17.15 Raduno presso la Parrocchia di San Antonio

ore 17.30 Parrocchia di San Antonio

ore 17.45 Percorso (Via Duca degli Abruzzi, Via Mazzini, Via Regina Elena)

ore 18.15 Parrocchia San Francesco

ore 18.30 Percorso (Via Regina Elena, Via Di Palma)

ore 18.50 Via Di Palma/Via Nitti (Parrocchia dell’Addolorata)

ore 19.05 Percorso (Via Di Palma, Piazza Maria Immacolata)

ore 19.25 P.zza Maria Immacolata (Parrocchia San Pasquale)

ore 19.40 Percorso (Via D’Aquino)

ore 20.00 Via D’Aquino ang. Via De Cesare (Parrocchia SS. Crocifisso)

ore 20.15 Percorso (Via D’Aquino, Piazza Giovanni XXXIII)

ore 20.30 Piazza Giovanni XXXIII (Parrocchia Maria SS. del Monte Carmelo) Allocuzione di Mons. Arcivescovo


Domenica 9 marzo, infine, torna la Via Crucis solenne con le tradizionali melodie del Padre Serafino Marinosci