giovedì 10 luglio 2014

Andrea Santoro 

In un’assolata e calda domenica di giugno, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il gruppo degli aspiranti novizi ha partecipato ad un ritiro spirituale, tenutosi a Miglionico, in provincia di Matera.

Quest’esperienza è stata la perfetta conclusione di un corso di noviziato formativo, un’occasione per noi futuri confratelli di poterci conoscere meglio, costituendo così un “fertile” terreno di confronto. Le parole pronunciate da don Marco Gerardo, nostro Padre Spirituale, durante il tragitto, sul significato della cerimonia del 16 luglio e del nostro essere devoti figli della Vergine Maria, sono state la perfetta sintesi del corso e un modo per sensibilizzarci ulteriormente sull’importante passo che ognuno di noi sta per compiere.

Arrivati a Miglionico, dopo la visita della Chiesa madre di Santa Maria Maggiore prima dell’inizio della Santa Messa, abbiamo atteso l’arrivo del Vescovo di Matera – Irsina, Mons. Salvatore Ligorio, che ci ha accolti calorosamente e ha mostrato grande meraviglia e stupore nel constatare che la maggior parte dei partecipanti al corso per entrare nell’Arciconfraternita è formata da giovani.

 Da qui l’invito, rivoltoci durante l’omelia, di tirare fuori sempre il meglio di noi stessi, in quanto futuro, non solo della società, ma anche della Chiesa stessa. Al termine della funzione religiosa abbiamo assistito alla tradizionale e suggestiva processione del Santo Patrono, Sant’Antonio, portato su un umile calesse trainato da cavalli per le vie del piccolo paesino.

Successivamente, da Miglionico il gruppo si è spostato a Scanzano Jonico per il pranzo, vero e proprio momento aggregante, in cui abbiamo avuto l’opportunità di stare vicini, parlare, confrontarci, scoprire i nostri comuni interessi e conoscere meglio quelli che saranno i compagni di un percorso che durerà per tutta la vita, e anche momento di divertimento e svago, grazie alla personalità gioviale di don Marco.


Al termine del pranzo, immersi nel verde, c’è stato un momento di condivisione comunitaria, in cui tutti abbiamo espresso un nostro pensiero, un resoconto di quest’anno passato insieme, un anno che rimarrà segnato per sempre nella nostra memoria, in cui abbiamo riscoperto il vero significato delle nostre radici cristiane e, soprattutto, il vero significato di confraternita vista, non solo come comunità, ma anche come famiglia, un insieme di fratelli uniti dallo stesso amore per la Vergine, sotto il cui manto poter trovare protezione e conforto