lunedì 28 luglio 2014

Luciachiara Palumbo

"Vergine del Carmelo, non ci staccar da Te. Guidaci tu dal cielo, noi ti seguiam con fe' ". Sono queste le parole che portano alla commozione, sono queste le parole che mi permettono di fissare lo sguardo negli occhi della Mamma più bella. Maria è la mamma di tutti ma è anche la mamma di ognuno di noi. E' proprio questo inno alla Vergine a rimarcare l'intimo rapporto che intercorre fra noi e la "Stella del mare". La Chiesa del Carmine potrebbe allora diventare un fiume di lacrime. Fedeli, confratelli, consorelle e coristi osservano Colei che risplende della luce di Dio e l'emozione è tale da inumidire il volto.


Una scena vista così tante volte, un canto ascoltato e "sentito" per diciassette anni ma che provoca sempre lo stesso effetto.

Da bambina la mattina del sedici luglio era l'unico giorno in cui a mare non si andava perche dovevo riposare le gambine per la processione della sera. La mamma in casa indaffarata non mi permetteva di seguire tutto il corteo, così io, mano nella mano con la nonna, raggiungevo la Chiesa del Ss. Crocifisso. Mi piaceva, quasi per rispetto o per sentirmi più vicina a Lei, indossare un abito marrone e far pendere sulle mie spalle l'abitino della Vergine. Seduta al banco affianco alla mia dolce nonnina, attendevo trepidante l'ingresso di quella meravigliosa Statua, dalla quale ero attratta soprattutto per i magnifici boccoli.

Ma ecco che in lontananza iniziavo ad udire un campanello e salivo sull'inginocchiatoio per liberare la visuale.                                       Il rumore delle medaglie mi convincevano che il momento era arrivato e allora con gli occhi puntati verso il portone, l'emozione si faceva sentire anche per una bambina di sei sette anni, il cui cuoricino batteva forte forte. L'istante più bello doveva ancora arrivare: i miei amati "perdoni" abbassavano l'Effige per consentire il passaggio attraverso la porta ma quel "nguè, quel rialzo permetteva a Maria di troneggiare tra di noi e di guidarci dall'alto.

I brividi si diffondevano per tutto il corpo e quel "Sei Vergine e Madre, prega per noi" faceva nascere in me il desiderio di portarla io sulla spalla. Fissavo i fedeli che piangevano e mi domandavo il motivo… Era una gioia così grande poter dire "Eccomi sono ancora qui Mamma".

Mamma tenera e dolce, Mamma amorevole e buona, ancora una volta sono davanti a Te ad un anno dalla mia consacrazione. Non vi è un giorno in cui non senta quel tuo meraviglioso scapolare stampato sul mio cuore. Non trascorre giorno in cui io non mi senta abbracciata da Te. E' stato un anno ricco di doni e ricco di fede e non potrò mai smettere di ringraziarTi infinitamente. Ed allora di nuovo chinata ai tuoi piedi offro la mia vita e mi abbandono fiduciosamente al Tuo figlio per Tua intercessione. Amen