giovedì 14 maggio 2015

Valeria Malknecht

Figlio, ecco tua Madre.
Maggio. Il mese in cui sbocciano i fiori ed in cui l’aria sa di una primavera quasi estiva.

Maggio. Il mese della festa della mamma.

Maggio. Il mese di Maria.

“Mamma” come la nostra mamma.

Da sempre, la figura che più di ogni altra cerchiamo è quella della mamma.

È il corpo che ci custodisce per nove mesi, le braccia che cerchiamo per prendere coraggio quando facciamo i primi passi, il volto da cui non ci vorremmo staccare quando andiamo via ed è la prima persona a cui pensiamo quando stiamo tornando.

Le mamme sono il nostro punto di riferimento, sia da bambini che da adulti.

Sono il nostro porto sicuro, la nostra consolazione, anche quando ci guidano dal cielo.

“Mamma” come il ruolo che ogni donna spera vivere e di avere nella vita di qualcuno.

Sia che si concepisca un figlio, sia che si diventi madre attraverso l’adozione, ogni donna aspira ad essere madre.

Perché è nella natura di ogni donna, essere figlia di una madre e desiderare di diventarlo.

È strano come una cosa così naturale e semplice possa essere anche così straordinaria.

“Mamma” come Maria, la nostra Madre Celeste.

Maria è divenuta nostra madre poco prima che Gesù morisse.

È stato Gesù stesso a presentarcela per mezzo di Giovanni, il discepolo amato: “Donna, ecco tuo figlio…Figlio, ecco tua Madre”.

Il sacrificio di Gesù, che è morto per la salvezza di tutti noi, passa attraverso il dolore di Maria ed il comandamento dell’amore che egli ci ha lasciato si completa proprio attraverso questo gesto di affido.

Ed il mese di maggio, più di ogni altro mese dell’anno, ci ricorda questa unione fra noi e Lei.

Quale altro mese dell’anno poteva essere dedicato a Maria se non il mese di maggio, quando sbocciano i fiori, l’aria si fa profumata ed i colori ci rallegrano il cuore.

Ma non sempre il mese di maggio è un mese colorato.

Per molti, può essere un mese grigio e autunnale, spento e pieno di preoccupazioni.

Non sempre, infatti, la primavera della natura corrisponde alla primavera del cuore.

Ed è qui che, allora, occorre mettersi sotto al manto della Madonna e cercare la sua protezione e la sua consolazione, proprio come facevamo da bimbi con la nostra mamma quando qualcosa ci spaventava.

Nessuna madre, quando un figlio l’invoca, rimane indifferente al suo richiamo.

E non lo farà certo Maria.

Auguri, Madre Celeste, Vergine del Carmelo, Madre Addolorata.

Questa festa della mamma è anche e soprattutto per te.

Proteggi sempre questi tuoi figli.

Amen.

photo G.Conte per Portodimareter