mercoledì 20 maggio 2015

Salvatore Pace

La Sindone di Torino, nota anche come Sacra o Santa Sindone, è un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli descritti nellapassione di Gesù. La tradizione cristiana identifica l'uomo con Gesù e il lenzuolo con quello usato per avvolgerne il corpo nel sepolcro.


Il termine "sindone" deriva dal greco σινδών (sindon), che indicava un ampio tessuto, come un lenzuolo, e ove specificato poteva essere di lino di buona qualità o tessuto d'India. Anticamente "sindone" non aveva assolutamente un'accezione legata al culto dei morti o alla sepoltura, ma oggi il termine è ormai diventato sinonimo del lenzuolo funebre di Gesù.

Nel 1988, l'esame del carbonio 14, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all'inizio della storia della Sindone certamente documentata.


Ciononostante, la sua autenticità continua a essere oggetto di fortissime controversie.

Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni (dal latino ostendere, "mostrare"). Le ultime sono state nel 1978, 1998,2000, 2010 e 2013. L'attuale ostensione è nel 2015, dal 19 aprile al 24 giugno.


(Fonte wikipedia)

Potranno esserci migliaia di studiosi e migliaia di esami che verranno a confutare l'autenticità della Sacra Sindone ma per noi cattolici quel lenzuolo "martoriato", quella foto in negativo, quel sangue appartengono a Gesù.

L'emozione che si prova nel vedere quel misterioso lino è una di quelle cose che non possono spiegarsi, io la guardo, la riguardo, cerco fotografie, video e sono certo, sono sicuro che il dolore del Figlio di Dio è impresso lì, quello non è solo il sangue, quelle non sono solo le ferite, quelli non sono solo i segni dei chiodi..il silenzio della stoffa ci assorda con le Sue grida, le lacrime della Madonna Addolorata hanno intriso quel lenzuolo.

Pensiamo per un momento al Corpo dell'Agnello adagiato lì, senza vita, abbracciato da chi lo aveva vegliato sino all'ora della Sua Morte, sul Golgota, su quella Croce grezza .. il cielo scuro, il Sepolcro in pietra, l'ultimo saluto e poi pensiamo a tre giorni dopo quando il corpo di Nostro Signore lasciò quel lenzuolo..ecco il Miracolo, la testimonianza del Suo Martirio impressa lì su quella stoffa che i secoli hanno tramandato, hanno fatto sopravvivere a scempi e catastrofi e che non può essere null'altro se non quello che crediamo Essa sia.

Nella nostra Processione dei Misteri la Sacra Sindone ha il posto d'onore, precede le due storiche statue dei Calò, nazzica sulle spalle dei Confratelli con la banda che la segue ed è l'unica statua che vive, che sembra seguire anche lei il ritmo delle strazianti marce funebri, che si muove nel vento stagliando la sua ombra "viva" a volte sui palazzi, a volte sulla strada.

Trovarsi a nazzicare sotto le sue sdanghe, dietro e alzare gli occhi mentre il lenzuolo si muove  è una sensazione molto coinvolgente, quando davanti il Crocifisso non è molto distante si ammira il Mistero della Morte e della Resurrezione quasi contemporaneamente la Croce che poco prima aveva appeso ai suoi bracci Nostro Signore poco dopo è spoglia con il solo lenzuolo...

Quest'anno quella Croce  l'abbiamo vista svettare nel Sepolcro della nostra Chiesa .. in uno dei Sepolcri più belli di sempre.. mentre vegliava amorevolmente il Suo Signore appena deposto e la Mamma Addolorata ..ed è sembrata nell'anno dell'ostensione la più bella delle coincidenze. 

La foto del sepolcro è di E.Damone per Portodimareter