venerdì 20 giugno 2014

Salvatore Pace

Mi capita, spesso in questi giorni, di leggere in silenzio il brano del Vangelo che accompagnerà la Liturgia durante la giornata.

Mercoledì è stata la volta del Vangelo Secondo Matteo, per la precisione il brano in cui l'Evangelista parla di come Gesù si espresse in merito alla carità.

Ecco è stato un flash, non so perchè ma ho immaginato che Gesù mi parlasse, parlasse a noi Confratelli, parlasse delle nostre cose e, a volte, credo che Gesù anche attraverso una lettura del Vangelo in quel momento ci mandi un segnale...


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 

«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 

Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 

Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». 


La carità e l'elemosina sono quanto di più alto ci insegna il Signore ma anche nella carità e nell'elemosina, gesti così sublimi, si manifesta, talvolta, la pochezza dell'uomo che li trasforma in vanità e apparenza..i nostri Sodalizi così tanto colpiti, in alcuni periodi, dalle maldicenze di chi osteggia le nostre Tradizioni e i nostri antichi valori sono fatti da uomini che sorridono in tutte le occasioni in cui sono vestiti del loro abito di Rito, che pregano il loro Dio nel segreto di un cappuccio calato, che non cianciano sulla destinazione dei loro sacrifici fatti per reggere una sdanga o per poter fare una posta in pellegrinaggio e ai quali non interessa l'approvazione della gente ma che sperano di poter far contento il Signore con i loro sforzi economici, a volte e fisici, tante volte, come i nostri Amministratori che, senza proclami e senza "pompa magna" si sacrificano per il bene della Confraternita.

Ecco questo pensavo mercoledì .. che è bello essere Confratelli, di qualsiasi Confraternita, indossando qualsiasi mozzetta, reggendo qualsiasi simbolo quando questo viene fatto per il bene di tutti, di chi ne ha bisogno e non per il nostro ..

DECOR