Mattia Giorno
È il mio terzo articolo in cui, cari fratelli, mi trovo a parlarvi di “attesa”. Tutto è iniziato quando, qualche mese fa, vi ho scritto in merito al periodo di preparazione al Santo Natale. Dopo quel breve pezzo sull’Avvento e quanto ad esso collegato vi ho parlato di attesa intesa come momento di preparazione alla Quaresima; ed ora eccomi qui, per parlarvi di come la Quaresima ci prepara ai Misteri della Settimana Santa ed alla Pasqua di nostro Signore.
In realtà, prima di scendere nel dettaglio delle cinque domeniche che compongono questo periodo di digiuno ed astinenza, vorrei porre l’attenzione su una cosa che tutti noi ben conosciamo. Questo periodo, e perdonate l’arroganza, è vissuto dalla maggior parte delle persone come normale, semplici quaranta giorni in attesa di vedere, nella nostra città, il Pellegrinaggio della Vergine Addolorata e la Processione dei Sacri Misteri. Pochi, direi nessuno eccetto i confratelli, percepiscono questo momento come accade per l’Avvento, ossia intenso in fede e spiritualità.
Ma noi in realtà ben conosciamo l’ansia e l’impazienza che questi mesi ci trasmettono, ben sappiamo come questo sia il periodo più bello ed al tempo stesso più difficile che un confratello possa vivere.
Via Crucis, Adorazione della Croce, predicazioni quaresimali, concerti e via dicendo sino a giungere alla “gara”, evento in cui tra gioie e pianti ci apprestiamo a vivere, a mio modo, la parte più bella dell’anno. In tutto ciò però non dobbiamo dimenticare l’importanza che le singole cinque “domeniche in quadragesima” hanno per noi cristiani. È ormai comune che il tempo di Quaresima sia dedicato al digiuno, alla preghiera ed alla carità e che il colore liturgico sia il viola, è però meno conosciuto il senso ed il nome delle cinque domeniche che coronano le settimane quaresimali. Andando per ordine abbiamo la domenica Invocavit - Invocabit me, et ego exaudiam eum (Se mi invocherete vi ascolterò - salmo 91,15), la seconda domenica è invece la Reminiscere - Reminiscere miserationum tuarum (Ricordati, Signore, della Tua misericordia - salmo 25,6), la terza domenica Oculi - Oculi mei semper ad Dominum (I miei occhi sono sempre rivolti al Signore - salmo 25,15), la domenica Laetare - Laetare, Jerusalem (Rallegrati, Gerusalemme - Isaia 66,10) che è la quarta e prevede come colore liturgico il rosa ed infine la domenica Judica - Judica me, Deus (Fammi giustizia, o Dio - salmo 43,1). È quindi comprensibile come le domeniche di Quaresima siano un importante appuntamento di fede, indirizzate a far vivere in riflessione e preghiera l’attesa verso ciò che sappiamo essere la commemorazione della Passione.
Tutto questo si conclude con la domenica Palmarum - Domenica in Palmis, che oltre ad essere nella forma ordinaria del rito romano la domenica della “Passione del Signore”, è la domenica che da inizio alla Settimana Santa e prevede nel nostro caso specifico, come tutti ben sapete, dopo il vespro, la gara per l’aggiudicazione dei simboli, delle poste in pellegrinaggio ed in processione.
Questa diventa quindi per i confratelli una giornata molto cara che ci porta al termine dell’attesa quaresimale e ci prepara a trascorrere al meglio quello che sarà dei Riti della Settimana Santa. Non deve però diventare fine a se stessa, deve bensì essere preparatoria e deve essere partecipata con lo stesso spirito di fede, di preghiera e carità previsto per tutta la Quaresima. L’intera Quaresima deve per noi confratelli essere un momento di profonda intimità con Dio e di vera azione verso il prossimo perché non sia reso vano il sacrificio che nostro Signore ha dovuto compiere per noi.
Non ci resta allora che continuare a pregare e vivere con intensità questi ultimi giorni che ci separano da quanto è pensiero fisso per noi durante tutto l’anno. Conosciamo bene la difficile sensazione di attesa che proviamo già dalla fine delle festività natalizie ed in particolare dal mercoledì delle Ceneri, che apre ufficialmente, nel rito romano, il periodo di Quaresima.
Affidiamoci allora alla protezione della nostra Mamma Addolorata per terminare al meglio questi ultimi “fatidici” giorni di attesa come veri fratelli che parteciperanno e renderanno partecipi ai Misteri della Morte di Nostro Signore.
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Autore: Mattia Giorno
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venerdì 27 marzo 2015