venerdì 20 marzo 2015

Antonello Battista
Nella serata del 18 Marzo nella Chiesa del Carmine si è tenuta la seconda tavola rotonda organizzata dalla nostra Arciconfraternita nell’ambito degli incontri di “Casa Confraternita”.

 L’incontro ha avuto come tema “ i Riti della Settimana Santa a Taranto” ed ha registrato come sempre una massiccia partecipazione di confratelli, parrocchiani e concittadini che hanno affollato la Chiesa del Carmine per assistere ad un dibattito davvero interessante e che molto tocca da vicino la nostra città in questo periodo particolare, in palpitante attesa del Triduo Pasquale, fulcro non solo della fede tradizionale tarantina ma soprattutto massima espressione dell’animo nobile di questa terra.

Ricchissimo ed ampio il parterre degli ospiti, personalità di spicco della società civile, del clero e del mondo confraternale. Sono intervenuti infatti: Antonio Liuzzi, già priore della Confraternita di Maria Santissima Addolorata e San Domenico, Franco Zito, già priore della nostra Arciconfraternita e attuale direttore dell’ufficio diocesano delle Confraternite, Augusto Ressa, sovrintendente per i beni architettonici della Provincia di Taranto, Josè Minervini, presidente della Società Dante comitato di Taranto, l’incontro è stato moderato da Domenico Palmiotti, capo servizio della sede tarantina della Gazzetta del Mezzogiorno, nonché nostro confratello.


Nello specifico gli interventi degli ospiti tutti interessantissimi hanno riguardato vari temi posti loro dal moderatore Palmiotti, i già priori Liuzzi e Zito hanno portato il loro bagaglio di testimonianze di esperienza in primis di confratelli e di priori come guida per i sodalizi, soffermandosi principalmente sulla storia riflettendo sulla vivacità della vita confraternale nei giorni nostri.

La prof. Minervini ha invece tracciato un interessante excursus tra le opere letterarie sulla Settimana Santa tarantina, dalla cronaca del Grand Tour nel Meridione di Janet Ross nella quale la scrittrice inglese descrive minuziosamente le processioni tarantine e l’animo con le quali i tarantini le perpetuavano, all’opera “Pater” di Cesare Giulio Viola, a Carlo Belli, sino alle opere si scrittori locali quali Caputo, Fella e lo stesso Liuzzi.

Tutti i relatori hanno oltretutto evidenziato la potenzialità socialmente aggregativa dei Riti della Settimana Santa di Taranto, unico momento di vera aggregazione sociale e unione reale tra le classi della società civile della città. 

La viva attenzione che il pubblico ha mostrato è stata totalmente catturata dall’intervento del dott. Ressa che ha tracciato il profilo artistico delle nostre due statue storiche di Gesù Morto e dell’Addolorata donateci dai Calò, alle quali noi tutti confratelli abbiamo sempre dato attenzione più al valore affettivo ed emozionale che a quello artistico e plastico, riscoperto in questa occasione come valore aggiunto di spiritualità e preghiere, una ragione in più questa per portare la bellezza di quei due simulacri impressa nei nostri cuori e nelle nostre menti.
 La serata è infine terminata coi saluti del priore Antonello Papalia che ha mostrato soddisfazione per l’esito positivo delle tavole rotonde che hanno arricchito il già ricco programma di eventi della nostra amata Arciconfraternita.

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