Claudio Capraro
Muta, trafitta, immobile… così come la descrivono le splendide parole del mottetto alla Desolata, così sono stato ai Tuoi piedi.
Terminata la mia personale adorazione alla Croce nella domenica di quinquagesima, con le struggenti note delle marce ad accompagnare me ed il mio compagno nella navata della nostra chiesa, piegandoci a baciare le mazze ed infine ad adorare la Croce dei Misteri, e attraverso i fori del cappuccio vedevo Te, posta ai piedi del Tuo amato Figlio crocifisso.
I lumi della base nera e argento che ardevano e, terminata la musica e sospinti dal suono della troccola, gli occhi fissi su di Te.
E abbarbicato a quella base lignea, ascoltando le note familiari delle marce più belle, e attendendo le poste dei confratelli che venivano dopo di me, sino all’ultima del Priore e del primo assistente, sono stato a contemplarti, a guardarti, a rivolgere a Te le mie preghiere. Un volgere continuamente gli occhi tra Te ed il corpo martoriato e trafitto del Cristo crocifisso.
L’ultima via Crucis, la quinta domenica di Quaresima. Tra meno di una settimana festeggeremo la domenica delle Palme, memoria del trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, e soprattutto giornata fondamentale per tutti noi confratelli.
E abbarbicato a quella base lignea, ascoltando le note familiari delle marce più belle, e attendendo le poste dei confratelli che venivano dopo di me, sino all’ultima del Priore e del primo assistente, sono stato a contemplarti, a guardarti, a rivolgere a Te le mie preghiere. Un volgere continuamente gli occhi tra Te ed il corpo martoriato e trafitto del Cristo crocifisso.
L’ultima via Crucis, la quinta domenica di Quaresima. Tra meno di una settimana festeggeremo la domenica delle Palme, memoria del trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, e soprattutto giornata fondamentale per tutti noi confratelli.
L’appuntamento con le cinque Via Crucis domenicali, con le note melodiose di Marinosci e le parole di Metastasio, è volato; cinque domeniche passate in un baleno. Ripercorrendo il cammino del calvario, accanto a Cristo, volendo sostituirci al Cireneo o immaginando di poter essere comunque lì con sua Madre, con la Veronica, con le donne di Gerusalemme, ai piedi della sua Croce.
Tu, madre Addolorata con il tuo abito del lutto, stavi lì ai piedi della Croce; memoria di quel calvario dove con le altre due e con il discepolo amato stavi. Ed io sotto di Te, sotto la Croce, piccolo. A guardare le tue mani candide, il rosso cuore trafitto, il volto Tuo doloroso e bellissimo nello stesso tempo. Stava Maria nei pressi della Croce… ed io sono potuto stare un po’ di tempo accanto a Te. Ed è stato bellissimo.
Tu, madre Addolorata con il tuo abito del lutto, stavi lì ai piedi della Croce; memoria di quel calvario dove con le altre due e con il discepolo amato stavi. Ed io sotto di Te, sotto la Croce, piccolo. A guardare le tue mani candide, il rosso cuore trafitto, il volto Tuo doloroso e bellissimo nello stesso tempo. Stava Maria nei pressi della Croce… ed io sono potuto stare un po’ di tempo accanto a Te. Ed è stato bellissimo.