mercoledì 9 dicembre 2015

Antonino Russo

Il 6 Dicembre la Chiesa festeggia San Nicola. Tutte le versioni del Babbo Natale moderno, chiamato Santa Claus nei paesi anglofoni, derivano principalmente dallo stesso personaggio storico: san Nicola appunto, vescovo di Myra (oggi Demre, città situata nell'odierna Turchia), di cui si racconta che ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli, rapiti ed uccisi da un oste, e che per questo è considerato il Protettore dei bimbi. L'appellativo Santa Claus deriva da Sinterklaas, nome olandese di San Nicola.

San Nicola nacque a Patara (Asia Minore) intorno al 250 e morì probabilmente qualche tempo dopo aver partecipato al Concilio di Nicea del 325. Il suo ministero si svolse soprattutto al tempo di Costantino il Grande, ma si presume che abbia sofferto per le persecuzioni di Diocleziano e di Licinio.

Pastore pieno di carità, attento ai bisogni spirituali e materiali dei suoi fedeli (da qui probabilmente nasce come simbolo che porta i “doni”), si sarebbe impegnato nella lotta all'idolatria e alle eresie.

Celebre per la sua protezione sul mare, divenne tra l'XI e il XV secolo uno dei Santi più venerati della cristianità, soprattutto dopo la traslazione del suo corpo a Bari (Italia) nel 1087 ad opera di una spedizione di mercanti baresi. Parte delle Sante Reliquie, rimaste a Myra, furono in seguito rinvenute dai veneziani e traslate nella chiesa ed abbazia di san Nicolò a Lido di Venezia, l'omero sinistro si trova tuttora quasi integro a Rimini ed altre ossa sono sparse per l'Europa.

In Europa (in particolare nei Paesi Bassi, in Belgio, Austria, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia ed in alcune parti d'Italia) viene ancora rappresentato con abiti vescovili e con la barba.


San Nicola è patrono della Regione, della città di Bari, dell'Arcidiocesi e della Provincia di Bari, ma l'Ordine di San Domenico, fin dalle origini (1216), ha avuto verso il Santo una particolare devozione. Nelle «Vitae fratrum» (1260 circa) di Gerardo di Frachet, San Nicola è sempre unito alla vergine Maria; intercede per i frati e li consola nelle loro difficoltà. Alcuni frati della prima generazione dell'Ordine dei Predicatori (Domenicani), di fronte alle difficoltà degli inizi, furono assaliti da tali pensieri e sentimenti di scoraggiamento che furono sul punto di lasciare l'Ordine. Molti furono turbati da questo comportamento e da questa crisi; tra questi soprattutto fr. Rodolfo, rettore della chiesa di San Nicola delle Vigne in Bologna. Il Signore lo consolò con una visione: Cristo, con a fianco la Beata Maria e San Nicola. Il Signore lo invitava a non aver paura e a confidare nella Vergine che ha cura dei suoi frati. Poi vide una nave piena di frati e San Nicola gli diceva: «Vedi questi frati? Non avere perciò timore: sono tanti, che riempiranno tutto il mondo» (cfr. Vitae fratrum, n. 35).

Si racconta anche di un frate che mentre era in agonia si mostrava tanto contento che la gioia gli traspariva dal volto. Gli fu chiesto il motivo di tanta contentezza e questi rispose che fin da quando era studente era solito fare memoria di San Nicola e Santa Caterina d'Alessandria; e nell'Ordine ha continuato questa abitudine. Tra l'altro San Nicola gli aveva mostrato un posto bellissimo e gli aveva detto: Questo è il luogo del mio riposo. Mentre la Vergine: Questo è il posto che io ho preparato per te e per i tuoi confratelli. Quindi aspettava con gioia la morte, desideroso di andare al più presto in quel luogo (cfr. Vitae fratrum, n. 69).

San Nicola viene anche invocato per liberare le anime del Purgatorio (cfr. Vitae fratrum, n. 377).

Da quarantacinque anni (1951-96), provvidenzialmente, è affidata all'Ordine dei Predicatori la grandiosa basilica che a Bari custodisce gelosamente le venerate reliquie del Santo di Myra, per volontà della Sede Apostolica.

I frati predicatori continuano nei secoli a propagare il culto di San Nicola e lavorano soprattutto per l'unità delle Chiese sorelle, cattolica e ortodossa. [webgrafia: www.maranatha.it / www.wikipedia.it]