martedì 18 febbraio 2014

Peppe Carucci

Gelosamente custoditi nelle nostre librerie, i vecchi periodici Nazzecanne Nazzecanne sono un vero e proprio scrigno all'interno del quale si custodiscono ricordi. Un posto nel quale andarsi a rifugiare talvolta. aprendo una vera e propria finestra temporale sul passato, che fa venire a galla vecchie memorie sepolte dal tempo e piacevoli emozioni.

L'altra sera mi sono imbattuto in una lettera di 25 anni fa, scritta da zio Ciccio Cinto , grande confratello e figura del passato, per il nostro periodico.

Approfittando della rubrica “i confratelli ci scrivono” scrisse una lettera molto dolce, secondo me, e dai contenuti estremamente attuali ancora oggi, pur essendo passato cosi' tanto tempo.
Mi piace riproporvela.

Cosi' scrisse la redazione: 

Questa volta diamo spazio alla breve lettera del confratello Francesco Cinto. Nato il 16/6/1917 ed iscritto alla Confraternita del Carmine dal '74 e pensionato dell'arsenale M.M. e sposato con la consorella Lenti Ida ed ha 7 figli.

Francesco-Zi Cicce- Cinto
16.06.1917 - 27.07.1991


“Cari amici,

innanzitutto vorrei premettere che non sono un grande istruito perchè ai miei tempi si badava più al lavoro che alla scuola pertanto che riuscirò ad esprimere è solo frutto della mia modesta istruzione. Per questo me ne scuso in anticipo.

Ora vorrei porgere i miei più sinceri complimenti agli ideatori di Nazzecanne Nazzecanne, in quanto questa un ottima iniziativa poiché rappresenta un mezzo di collegamento fra tutti i confratelli, i quali, presi dalle varie attività giornaliere, non hanno modo di incontrarsi. Certamente con il tempo e l'esperienza il giornale migliorerà.

Io penso che oltre agli argomenti trattati, la pubblicazione dovrebbe aprirsi a nuove tematiche sociali quali: la disoccupazione che dilaga sempre più; la violenza, la mancanza di strutture sociali etc. Ho letto le risposte date dai giovani nella rubrica “Speciale sondaggio”, e anch'io sono d'accordo con loro nel chiedere la organizzazione di incontri frequenti, gite e specialmente tornei di calcio (una mia vecchia passione, in quanto da giovane sono stato un discreto calciatore). 

Attraverso questa mia breve lettera vorrei invitare tutti gli iscritti a vivere nella società, nella famiglia, nella confraternita, secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo: fede, amore, sincerità, amicizia, rispetto, fratellanza, valori di cui spesso si parla, ma che difficilmente vengono messi in pratica; anzi tante volte, anche tra di noi c'è invidia e gelosia. E' questo che mi rattrista molto. Io personalmente cerco di vivere questi valori in umiltà, mettendomi a disposizione di tutti, giovani e meno giovani. Forse per questo sono conosciuto meglio come: zio Ciccio .
1980 - Prima Posta avanti a Gesù Morto - Zi Cicce Cinto
e Eduardo Bianchi , nel mezzo "U Cavalier" 

Nel rinnovare alla redazione i migliori auguri per una sempre maggiore affermazione nella “nostra” pubblicazione, da queste pagine esorto tutti i confratelli a volersi bene e a vivere in perfetta armonia, perchè la vita è un dono del Signore e come tale va vissuta.

Con affetto Francesco Cinto”

Nazzecanne Nazzecanne – Giugno 1988