lunedì 3 febbraio 2014

Antonino Russo


"E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" Giovanni 1, 14

Nazareth, Grotta dell'Annunciazione. Foto dal web
Qualche settimana fa, su questa frase del Vangelo, una persona cara mi faceva notare che Gesù scelse un posto misero per nascere. Non lontano dalla sporcizia degli animali che condividevano quell'alloggio di fortuna. La vita terrena del Cristo inizia in un luogo che lo porta vicino alla nostra pochezza facendolo più vicino a noi.
Ma prima ancora della mangiatoia, una Vergine, con un suo sì, è stata dimora, "una tenda per Dio" come intitola il libro di Mons. Franco Castellana, già Vicario Generale della nostra Diocesi.

Leggendo questo testo scritto di getto in due soli giorni nella grotta dell'annunciazione, emerge come in Maria accade un evento inaudito: Dio è contenuto in Maria ed Egli è al tempo stesso contenitore poiché avvolge la Madonna con il Suo Spirito di vita, la copre con la Sua ombra.

Già dal libro dell'Esodo, Dio chiede a Mosè di preparare una tenda (Esodo 35-40) e il Signore sotto forma di fuoco e nube dimora permanentemente sulla tenda.
Poi sarà la volta del Tempio: così come Mosè non poteva entrare nella tenda, per i sacerdoti non fu possibile restare nel tempio una volta lasciata l'Arca dell'alleanza nel Santo dei Santi (1 Re, 8,1-9) proprio per la presenza totale di Dio.

Allo stesso modo Maria è l'Arca della nuova Alleanza piena di Spirito Santo e pertanto Vergine prima, durante e dopo la nascita di Gesù.
Gesù, riferendosi a se stesso dice: "Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere" (Giovanni 2,19). Ecco la vera Tenda! il vero Tempio!
Cristo è immerso nell'amore del Padre. Nel mistero della Sua passione e morte distrugge il nostro peccato nel suo corpo e diventa, con la resurrezione, Tempio vivente, che non si può più profanare.

Con il Battesimo veniamo riempiti dallo Spirito Santo. E' un acqua che non toglie sporcizia ma che di impregna, ci inzuppa dell'amore del Padre.
Diventiamo così anche noi Tenda per Dio.
La Chiesa, come popolo di Dio, è Tempio di Dio costruito su Gesù, pietra angolare. E' in costante edificazione sotto l'azione dello Spirito Santo e sarà dimora perfetta e Tempio eterno (Apocalisse, 21).
Alla fine dei tempi, quando la morte e il male saranno stati definitivamente eliminati, l'umanità non avrà più bisogno di un tempio poichè "il Signore Dio, l'Onnipotente e l'Agnello sono il suo tempio" (Apocalisse 21,22).
Dio abiterà in tutto il mondo e l'umanità sarà sua sposa.

L'augurio per tutti noi è di "lasciarsi abitare dal divino".


"Dio è altro da noi,
è straniero sulla terra
e perciò chiede,
come un forestiero,
uno spazio dove abitare con gli uomini.
Prega alcuni che gli mettano a disposizione
la propria esistenza
perché in essi possa abitare
come nella propria tenda.
Sarà così uno di noi.
Noi uomini, a nostra volta,
siamo smarriti, stranieri a noi stessi e agli altri
e profondamente sradicati...
Intuiamo che deve esistere un luogo
ove incontrare l'eterno e radicarci in esso.
Consapevolmente o no,
desideriamo Gesù Cristo,
figlio dell'uomo e Figlio di Dio.
Noi cerchiamo,
in mezzo alle mille abitazioni dell'uomo,
questa Tenda di Dio."