mercoledì 28 maggio 2014

Giovanni Schinaia

Continuiamo il nstro breve viaggio nella storia a della famiglia religiosa cui anche la nostra Confraternita appartiene per carisma e tradizione, la Famiglia del Carmelo. Abbiamo già ripercorso le origini della spiritualità e dell'Ordine Carmelitano (qui), e abbiamo raccontato di quando, passato dalla Terrasanta all'Occidente, l'Ordine rischiò di scomparire (qui). Arriviamo ora alla stagione delle grandi riforme interne alla Chiesa che coinvolse anche la famiglia carmelitana.

Alla fine di quello che la storiografia illuminista insiste a chiamare Medio Evo, ma che noi preferiamo nomare "Evo Crstiano", specialmente dopo le sofferenze della Chiesa nel periodo in cui i Papi, lasciata Roma, si trasferirono ad Avignone e durante lo Scisma d’Occidente, si sentì ovunque il desiderio e il bisogno di riforme. Fu così che si vide nella Chiesa realizzarsi una serie di provvedimenti in questo senso e i Concili di Costanza (1414 - 1418), di Basilea (1431 - 1437) e di Ferrara-Firenze (1438 - 1442) sono tappe di questo programma, come pure le grandi opere apostoliche di predicatori di penitenza, quali San Vincenzo Ferreri, San Bernardino da Siena, San Giovanni di Capistrano.

Anche nell’Ordine Carmelitano vi furono monaci e monache che non se ne stettero inattivi, come Bartolomeo Fanti, Angelo Mazzinghi, Giovanni Scopelli, Arcangela Ghirlani, Giovanni Soreth, e Beato Battista Mantovano che diede vita alla cosidetta Congregazione Mantovana. 
Soprattutto importante fu tuttavia quella che passa sotto il nome di Riforma Teresiana

Il 1500 fu il secolo d’oro per la Spagna, in cui essa raccolse il frutto di una lunga crociata di 777 anni (715 - 1492) per la conquista del suolo e della libertà di fede contro gli Arabi. Questo fatto impresse al carattere cattolico spagnolo un calore eroico, inconfondibile. In questo clima nacque, il 28 marzo 1515, S. Teresa de Ahumada, che entrò fra le Carmelitane della sua città natale (Avila) a ventun anni, rimanendovi fino al 1562 presso il monastero dell'Incarnazione. Con un gruppetto di suore riunite nella sua cella Teresa decise di tornare all’antico spirito carmelitano, quello eremitico: con la fondazione del piccolo monastero di San Giuseppe (24 agosto 1562), Teresa da inizio alla sua riforma fra le monache; riforma che avrebbe poi esteso anche fra i frati (Duruelo 1568) con l'aiuto di S. Giovanni della Croce. L’ideale Carmelitano Teresiano è insieme contemplativo e apostolico. Le caratteristiche fondamentali dei "mezzi" che la Santa considera essenziali per il raggiungimento dei suoi ideali sono l’orazione, lo zelo apostolico, la solitudine (silenzio, ritiro, clausura), la vita comunitaria (piccolo gruppo, vita fraterna, semplicità, libertà spirituale, umanesimo), lo spirito Mariano, l’ascesi e il lavoro.

Per diversi secoli ci fu una sorta di diffidenza reciproca fra i Carmelitani di S. Teresa, cosiddetti “Scalzi” e i Carmelitani dell’A.O.. Basti pensare che nel 1631 furono i Carmelitani Scalzi, nella persona di Padre Prospero dello Spirito Santo, a ritornare sui luoghi di nascita, sul Monte Carmelo, da cui quattro secoli prima quegli altri erano stati costretti a fuggire. Il fatto è che entrambi i rami dell’Ordine si ritenevano eredi legittimi e continuatori ideali dello spirito primitivo del Carmelo. E in effetti eredi legittimi lo erano entrambi…

Per la nostra Confraternita il 2015 è il 250mo anno dalla donazione delle statue dei Misteri da parte della famiglia Calò, una ricorrenza che stiamo giustamente solennizzando nel contesto di un Anno Giubilare straordinario, concesso appositamente alla nostra comunità dal Santo Padre Francesco. Una provvidenziale coincidenza, colloca però nel 2015 un'altra ricorrenza di cui è bene che non ci dimentichiamo: il 500mo anniversario dalla nascita di Santa Teresa d'Avila, la grande riformatrice del Carmelo.
Come vedremo in un successivo appuntamento, si deve proprio a Santa Teresa l'introduzione dello scalzismo penitenziale nel patrimonio spirituale e carismatico già ricco della famiglia Carmelitana; quello stesso scalzismo che ha caratterizzato la nostra Confraternita sin dalle origini nello svolgimento delle funzioni della Settimana Santa.

Noi andiamo scalzi! E andiamo scalzi perchè siamo figli di Santa Teresa d'Avila!