mercoledì 21 ottobre 2015

Antonino Russo
Lo scorso 2 ottobre la Chiesa ha celebrato la festa degli Angeli custodi.

Ma chi sono gli Angeli?

Nell’Antico Testamento con il termine Ebraico Mal'akh si intende colui che viene "inviato" ovvero il "messaggero" di Dio che nella versione greca della Bibbia verrà tradotto con il termine ánghelos.

Dalla Genesi sino al libro dell’Apocalisse gli Angeli sono figure molto presenti nella Bibbia: basti pensare all’annuncio degli annunci:

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".


Nella Chiesa cattolica quindi gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica perché annunciano Cristo, lo servono, ne sono messaggeri, sono creati fin dalla loro origine in funzione del suo regno e del suo disegno di salvezza e di vita.

Gli angeli hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa e la vita umana, per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione ed intercessione tutta la vita umana del fedele.

Secondo la Chiesa Cattolica nella Bibbia, Libro di Tobia, si legge che gli arcangeli sono coloro che siedono alla presenza di Dio, ne contemplano la gloria e lo lodano incessantemente. La Chiesa celebra la memoria di tre angeli in particolare:

Michele è a capo delle schiere celesti. È lui che scaraventò Lucifero lontano dal Paradiso. Nel Libro di Daniele (XII, 1) viene indicato come particolare protettore del popolo di Israele.

Gabriele si suppone lottò con Giacobbe (Genesi XXXII), rompendogli il femore, e gli diede il nome di Israele. Apparve alla Vergine Maria, annunciandole la nascita di Gesù (Annunciazione).

Raffaele, è citato nel Libro di Tobia, ed accompagnò Tobia nel viaggio in Mesopotamia per recuperare il denaro del padre, liberò Sara da un diavolo e ne favorì il matrimonio con Tobia. È spesso identificato come l'angelo custode per eccellenza.

Secondo la tradizione, le gerarchie angeliche possono essere concepite in base alla sistematizzazione proposta dallo pseudo-Dionigi Areopagita nella sua opera De coelesti hierarchia, suddividendo gli angeli in nove "cori angelici": Angeli, Arcangeli, Archai o Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini, Serafini. Sono tre serie di schiere angeliche composte ciascuna da tre tipologie di angeli i quali avrebbero funzioni, regole e compiti precisi.

Ognuno ha un proprio angelo custode e quelli dei bambini e dei semplici contemplano continuamente il volto di Dio.

A ogni persona Dio ha dato la “compagnia” di un Angelo per consigliarla e proteggerla, un Angelo da ascoltare con docilità. Lo ha affermato Papa Francesco all’omelia della Messa del mattino, celebrata nella cappella di Casa Santa Marta nel giorno della Festa degli Angeli Custodi.

L’Angelo custode ci difende sempre e soprattutto dal male, assicura il Santo Padre. Talvolta, osserva, “pensiamo che noi possiamo nascondere tante cose”, “cose brutte”, che alla fine verranno comunque alla luce. E l’Angelo, dice, è lì “per consigliarci”, per “coprirci”, esattamente come farebbe “un amico”. “Un amico che noi non vediamo, ma che sentiamo”. Un amico che un giorno “sarà con noi in Cielo, nella gioia eterna”