giovedì 16 aprile 2015

Umberto De Angelis

Ripensando alle emozioni vissute nella notte dei Misteri 2015, ritornano alla mia mente le parole del testo delle canzone di Lucio Dalla: “La sera dei Miracoli”, che opportunamente rilette riescono a descrivere in parte le sensazioni di quella notte e di una processione davvero speciali.

E’ la notte dei Misteri, quella attesa da tutti per un anno, quasi tutti nei vicoli di Taranto Vecchia abbozzano le note e il ritmo di una marcia nazzicando, oppure recitano una preghiera magari a denti stretti.


La luna è alta e rischiara un poco il cammino dei confratelli. Il corteo processionale avanza lentamente e compatto, stretto fra due ali di fedeli che lo stringono nel loro abbraccio devozionale. Il popolo affolla le piazze e le strade per andare a vedere questa notte dei Misteri dal clima a tratti aspro e allo stesso tempo così dolce, notte unica, che sembra quasi di poterla bere, da passare in centomila per strada stretti gli uni agli altri; una notte così strana e profonda che lo dice anche la radio, anzi la manda in onda.

E’ quell’ora dei miracoli che mi confonde, mi emoziona, nel silenzio rotto solo dal suono della troccola, dalle musiche delle bande e dalle medaglie dei confratelli che percorrono quei vicoli, mi sembra di sentire in lontananza il rumore di una nave sulle onde.

Si muove la città con le piazze e i giardini e la gente che come il flusso di un fiume cammina seguendo quel corteo di statue e di pellegrini penitenti. Al centro ci sei tu Signore e dietro di te la Tua Mamma, la nostra Mamma, che come Stelle ci guidate in questa notte, con il vostro Amore e il vostro Perdono. E’ proprio la notte dei Misteri e tutti noi, che in modi diversi abbiamo partecipato nei vicoli della Città Vecchia, abbiamo scritto una pagina nuova della centenaria devozione del popolo tarantino.


Lontano una luce diventa sempre più grande nella notte che sta per finire, e questa processione che fa ritorno, per portarci a dormire.

Noi confratelli che abbiamo animato con devozione questo corteo penitenziale, vorremmo che questa notte dei Misteri non fosse l’unica occasione di risveglio della nostra coscienza e della nostra città.

Riprendo le parole del discorso del Venerdì Santo, pronunciate dal nostro Vescovo Filippo Santoro all’uscita della processione: “Tutti siamo chiamati a metterci in gioco, autorità e popolo, ciascuno con la sua responsabilità. Ridiamo un cuore a Taranto. C’è tanta gente che aspetta; c’è un popolo onesto che ha bisogno di segnali concreti per collaborare alla rinascita. Emarginiamo ogni forma di corruzione e di illegalità come anche di sconforto e di rassegnazione. Ho (F. Santoro, ndr) sempre ripetuto che siamo una città ferita, ma ancora non agonizzante”.

Spogliati dell’abito di rito, immergiamoci nelle nostre realtà per dar seguito ai nostri migliori propositi. Per onorare gli impegni che assumiamo, ricordiamoci di questa particolare Notte dei Misteri 2015.

Decor Carmeli

LA FOTO DELLA TROCCOLA E' DELLO STUDIO RENATO INGENITO PER GENTILE CONCESSIONE DI PORTODIMARETER