giovedì 30 aprile 2015

Umberto De Angelis

La corona del rosario è una componente importante dell’abito di Rito che i confratelli indossano durante le processioni. Come descritto nel nostro Regolamento: “il rosario a cinque poste deve essere in ottone con grani di colore nero. La parte terminale dello stesso dovrà avere delle medaglie di colore dorato e/o argentato ed un Crocifisso. Il rosario penderà sul lato destro del camice e non dovrà coprire lo scapolare che rappresenta l’elemento centrale di tutto l’abito”.

In genere la corona è fissata con delle fettucce alla cinta che si indossa sul camice, in modo da tenere la parte con il crocifisso e le medaglie dal lato destro e si lega sul lato sinistro in modo da lasciare che le decine formino due archi che non devono coprire lo scapolare .

La corona del rosario quando si partecipa al pellegrinaggio del Giovedì Santo (e della mattina del Venerdì Santo), invece è avvolta sul braccio che non mantiene il bordone (il bastone del pellegrino), lasciando che la parte terminale con le medaglie e il Crocifisso resti visibile appena sotto la mozzetta. In genere è lasciata libera una “decina” che serve proprio per l’esercizio delle preghiere della posta (coppia) di perdoni durante il cammino. All’arrivo nelle chiese davanti all’altare della Reposizione e quando due poste si incontrano, i perdoni nel saluto incrociano il bordone tenuto in una mano con il rosario tenuto nell’altra mano e le medaglie sbattono sul petto con il caratteristico tintinnio. La raccolta delle medaglie con immagini religiose che i confratelli portano in fondo al rosario vicino al Crocifisso in genere è il “ricordo” di pellegrinaggi in santuari o località di culto diverse ed hanno un particolare valore affettivo personale.

Relativamente alle origini storiche La parola "rosario" deriva da un'usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. Nel XIII secolo, i monaci cistercensi elaborarono, a partire da questa collana, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano ad una corona di rose mistiche offerte alla Vergine. Questa devozione fu resa popolare da San Domenico, il quale, secondo la tradizione, ricevette nel 1214 il primo rosario dalla Vergine Maria, nella prima di una serie di apparizioni, come un mezzo per la conversione dei non credenti e dei peccatori.

Nel 1571, anno della Battaglia di Lepanto, Papa Pio V chiese alla cristianità di pregare con il rosario per chiedere la liberazione dalla minaccia turco-ottomana. La vittoria della flotta cristiana, avvenuta il 7 ottobre, venne attribuita all'intercessione della Vergine Maria, invocata con il rosario. In seguito a ciò il papa introdusse nel Calendario liturgico la festa della Madonna del Rosario per quello stesso giorno. Grande impulso si ebbe nei secoli XIX e XX con le apparizioni di Maria a Lourdes e a Fatima. La Madonna apparve a Lourdes con la corona del rosario.