Valeria Malknecht
Il carisma e la semplicità di
Papa Francesco sono quasi disarmanti.
Le sue parole ed i suoi gesti arrivano
all’essenza, non hanno bisogno di essere spiegati o interpretati dalle grandi
menti, perché sono le parole ed i gesti dei semplici.
Uno dei messaggi più forti che il
Papa ci ha voluto trasmettere, fin dai primi istanti del suo pontificato, è il
dono (e la pratica) della misericordia.
Parlando del Sacramento della
Confessione, Papa Francesco lo ha definito “il
Sacramento della guarigione” e lo ha descritto come “l’abbraccio dell’infinita misericordia del Padre”.
Mi viene in mente l’immagine di
un papà che abbraccia il proprio figlio che gli ha chiesto scusa, calmandolo
dal pianto.
Quell’abbraccio è il segno del
perdono. Un perdono sincero che allevia il dolore e riempie il cuore di pace.
Il Sacramento della Riconciliazione
è un bisogno del figlio e, allo stesso tempo, una promessa del padre.
Ma questo bisogno deve partire
dall’uomo penitente. Deve essere l’uomo a volerlo, a cercarlo e a chiederlo,
con semplicità, al padre.
Ed il padre, che ama
infinitamente e senza condizioni, non avrà motivo di non concederglielo.
L’uomo cerca il perdono di Dio,
come un figlio cerca il perdono del proprio padre…È come la parabola del figliol prodigo.
Il padre attende che il figlio
ritorni, ma deve essere il figlio a decidere di farlo.
A volte il figlio si mostra un
po’ scettico e titubante. Altre ancora pensa che sia tutto scontato e che il
perdono gli sia quasi dovuto. E ancora, altre volte, pensa addirittura che
chiedere scusa non sia necessario.
Altre volte prova vergogna… una
vergogna, però, che diventa quasi necessaria perchè è la sola che conferisce consapevolezza della propria colpa
e da cui poi scaturisce l’esigenza di chiedere perdono e di sentirsi perdonato.
E, alla fine, basta che il padre ne
scorga da lontano la sola ombra, perché quel perdono si concretizzi e diventi
motivo di gioia e di festa per un figlio che era perduto e che è stato
ritrovato.
Non c’è giudizio, non c’è
condanna. C’è solo amore.
Durante questo tempo di Quaresima,
in cui il messaggio della Misericordia si fa ancora più forte ed attuale, il
nostro Papa ha voluto istituire una intera giornata dedicata al perdono.
Dalle 17:00 di venerdì 28 fino alle
17:00 di sabato 29 marzo la
Chiesa del Carmine, l’unica in tutta la nostra Diocesi, resterà
sempre aperta per coloro che vorranno adorare il Santissimo Sacramento e per
quanti desidereranno praticare il Sacramento della Riconciliazione.
A questo scopo, infatti, alcuni sacerdoti
saranno a disposizione a turno per le Confessioni, ininterrottamente.
In un mondo così frenetico e caotico, in cui a volte
manca il tempo di capire, di riflettere e di chiedere perdono, quello del
nostro Papa Francesco è un invito a fermarci un attimo e a ritrovarci un po’
come quel figliol prodigo … “Mi leverò e
andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a
te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei
tuoi lavoratori salariati" (Luca 15,18-19)… ed il Padre sarà pronto a
scorgerci da lontano e a perdonarci ancor prima di aver ricevuto le nostre
scuse, se sapremo trovare la strada per tornare da lui.
Lasciamoci abbracciare dal Padre
e abbandoniamoci con fiducia alla sua comprensione… il perdono di Dio è più forte del peccato.