mercoledì 18 febbraio 2015

Luciachiara Palumbo 

Pilato replicò: "Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!". […] E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Sembra che guardi in alto verso la luna che, offuscata dalle nuvole, ogni anno tenta di illuminare la notte del Venerdì Santo.
Era il 1899 quando il primo assistente della congrega consigliò all'allora priore Caminiti di far realizzare le tre statue da commissionare - "I tre fratelli di nome Gesù" -  al noto cartapestaio leccese Giuseppe Manzo. 

Allo stesso venne chiesto di porre sul capo del Cristo alla Colonna una corona di spine anche se entrava in contrasto con il Vangelo e di appoggiare le mani su una colonna, copia di quella presente a Santa Prassede e sulla quale venne flagellato Gesù.

Appare bello il Creatore nei nuovi panni, spogliato della sua dignità e vestito di piaghe che squarciano la pelle bianca.

I capelli lunghi come panno, asciugano il sangue che scende lungo le braccia e su quella fronte che nell'orto aveva ospitato solo qualche goccia. 

Quella dannata corona intrecciata con le spine e posta per scherno sul suo capo sembra essere la prima delle mille torture motivate solo dalla sua sete di amore.

 Le preziose mani legate indietro con una corda su una colonna sospingono in avanti il bel corpo coperto da un semplice pezzo di stoffa. 

Quel volto ruotato verso sinistra è la maschera del suo dolore, della sua disperazione e della sua sofferenza. Ci inganna, ci mostra l'aspetto divino di Gesù ma ciò solo se ci poniamo direttamente di fronte ai suoi occhi, sulla sua sinistra.

L'altro lato invece manifesta l'aspetto profondamente umano della passione evidenziato da quegli occhi lividi e da quella bocca aperta. La guancia destra incavata nell'interno esprime la sua intenzione di parlare e rappresenta l'inizio di quel dialogo con Dio le cui parole non conosciamo ma sicuramente possiamo immaginare… "O Padre, aiutami… O Padre, salvami… O Padre, rafforzami". 

Gli occhi volti al cielo implorano per noi Misericordia…