giovedì 23 gennaio 2014

 Salvatore Pace

Quanti di noi hanno percorso le scale che dall'anticamera della Sacrestia portano ai locali della "Congrega"?  Confratelli anziani e meno anziani, portatori di simboli o semplici amanti delle nostre Tradizioni, scalzi o con le immacolate calzature sormontate da coccarda, per una Processione o per una Messa. 
A Natale, a Pasqua, a Luglio quelle anguste scalinate sono state percorse negli anni da centinaia, migliaia di Confratelli e Consorelle e sono state testimoni di migliaia di eventi che hanno visto protagonista il nostro Sodalizio. Ma quanti di noi conoscono i "segreti" delle nostre stanze? 

Quanti di noi conoscono dove sono custoditi i nostri "beni"? Quanti di noi sanno dove per un intero anno "riposano" parrucche, basi, lumi, sdanghe, statue? Quanti di noi immersi in un percorso virtuale saprebbero orientarsi nelle nostre "segrete stanze"? Queste due righe spero possano essere di aiuto per chi mai ha pensato ad approfondire questo argomento, per chi, lontano dalla nostra città, mai potrà aggirarsi, fisicamente, nei locali della Congrega ma con un pò di curiosità, ci passeggerà virtualmente, o per chi, ha sempre desiderato sapere qualcosa in più sulle "nostre cose" ma, forse per una forma di rispetto, non ha mai bussato alla nostra segreteria per chiederne e chiacchierarne.

Salita la prima rampa di scale si hanno due opzioni, tirar dritto, sino al Salone dedicato alla memoria del Priore Avv.Cosimo Solito o girare a destra verso la Segreteria e le altre scale. Immaginiamo di entrare nel grande Salone, qui la nostra Confraternita vive i momenti di maggiore unione, a parte le Assemblee che, per ragioni di spazio, vengono tenute all'interno della Chiesa.

Qui si riunisce il Consiglio di Amministrazione, ci incontriamo per gli i momenti conviviali, sono organizzati i seggi elettorali in occasione delle elezioni, il Salone è quello di rappresentanza che accoglie gli eventuali, graditi, ospiti del sodalizio e il Giovedì Santo accoglie al suo interno la Croce dei Misteri dove le Poste dirette al Pellegrinaggio effettuano l'abbraccio e la preghiera.

Rettangolare, affaccia su Piazza Giovanni XXIII, e sul lato sinistro ha due porticine la prima conduce, mediante una scala chiocciola, al tramezzo che può essere adibito a deposito o a "galleria" del salone stesso. Nelle mura della tromba della scala chiocciola vi sono alcuni ripostigli, all'interno di uno dei quali,per anni, troppi anni, trovò ricovero la nostra Vergine Addolorata, sistemata un pò "alla carlona" e che, trovataLa in pietose condizioni, la lungimiranza del Priore Nicola Caputo e del suo consiglio di Amministrazione volle collocare dal 1999 in una nicchia per Lei costruita ed a Lei dedicata all'interno della Chiesa dopo un attento restauro. 
Oggi in quel ripostiglio vi sono addobbi e materiale utilizzato per lavori in Chiesa e che sicuramente trovano, in tali bugigattoli, più idonea collocazione che un Simulacro tanto antico quanto Venerato.

la porticina di accesso in cantoria
L'altra porticina, sita nella parte finale del salone, conduce in "cantoria", che è praticamente quel balcone in cui è collocato l'imponente organo della nostra Chiesa. A destra, prima dell'organo, vi è un'angusta stanzetta con l'armadio dove tra altri importanti "addobbi" è custodita la nostra Troccola nel suo scrigno in legno e che è coccolata e sistemata per un anno in attesa di essere tirata fuori la quinta domenica di Quaresima per l'Adorazione alla Croce.

Le pergamene 
Sulle pareti del salone tra vari quadri e fotografie trovano spazio le pergamene indicanti i Priori e i Padri Spirituali del Sodalizio che si sono succeduti negli anni e la pergamena recante i nomi dei donatori che nel 1969 permisero la collocazione del maestoso organo in cantoria, organo che è motivo di vanto per la nostra Chiesa. Alle spalle del tavolo destinato agli Amministratori o ai relatori per eventuali conferenze vi è un'imponente tendaggio color verde oliva sul quale campeggia un Crocifisso in legno.

Usciti dal Salone e percorsi i pochi scalini ci troviamo in Segreteria, da qualche anno protetta da una porta blindata, in cui campeggia la scrivania del segretario appunto, sormontata da due bordoni incrociati e dal quadro delle Quarant'ore con i Confratelli in Adorazione al SS Sacramento.Oggi il computer della nostra Confraternita fa compagnia ai registri ancora vergati a mano per i pagamenti delle quote annuali versate da tutti i Confratelli.

Nella stanza troviamo qualche sedia e un paio di poltrone che permettono a noi Confratelli di trascorrere insieme qualche minuto o qualche ora guardando in tv, mediante il lettore dvd, supporti relativi a cerimonie riguardanti i vari periodi dell'anno. Inutile dire che il pienone avviene, terminato il periodo natalizio, quando a ritmo continuo vengono mandate in visione Processioni dei Misteri dei vari anni e che non ci stancheremo mai di commentare e guardare tutti insieme. La segreteria affaccia su Via Ciro Giovinazzi e a sinistra del finestrone vi è la stanzetta archivio della nostra Congrega dove sono custoditi i faldoni, divisi per anni, con le pratiche relative ad ognuno di noi ed alle attività del Sodalizio. Ex voto e quadri a sfondo religioso adornano le pareti, unitamente ai "cartilli" sormontanti le Croci in processione donati dal Confratello Alessandro Liuzzi lo scorso anno. 

Se usciamo dalla Segreteria e prendiamo le scale a destra arriviamo al secondo piano dove si trova il primo dei saloni adibiti ad "oratorio" che nel gergo confraternale oltre ad indicare le stanze per pregare è la parola che indica le stanze dove ci si cambia per vestire l'abito di rito in occasione delle funzioni. Prima di entrare nella stanza, sul pianerottolo a sinistra, la nostra attenzione viene attratta da una porta in legno marrone, posta sul muro a destra, sollevata qualche metro al di sopra del pavimento e che sembrerebbe l'accesso ad una stanza sempre, rigorosamente chiusa.

Basi e sdanghe sistemate 
 Bene, non sembra, è una stanza, nonchè uno dei locali avvolti dall'aura di mistero. Al suo interno sono sistemate le basi, le sdanghe e la Croce della Sacra Sindone, i lumi e i cuscinetti, insomma la nostra Settimana Santa . Le basi sono sistemate lungo i muri di questo locale lungo e stretto senza finestra alcuna. Le sdanghe sono infilate per tutta la lunghezza della stanza in grosse staffe di ferro e credetemi, lì dentro, si respira odore di Processioni e si sente suono di Marce Funebri per tutto l'anno.La scaletta che permette l'accesso e l'apertura di quella porta provoca un "mal di pancia" emozionale, lì dentro c'e' quello che noi amiamo e sapere chiuse per un anno in quella stanza basi e sdanghe meticolosamente ordinate dai nostri solerti collaboratori è già di per se una sensazione di comprensibile eccitazione compresa solo da noi Confratelli.

 Passiamo alla stanza a sinistra, una stanza quadrata con il grande tavolo centrale e molte sedie disposte sui lati per permettere i confratelli di appoggiare valige ed abiti durante la vestizione. 
Il salone di secondo piano 
Qui sono collocati due imponenti armadi in legno scuro, sono anch'essi uno scrigno, al loro interno, infatti, vi sono Abiti, gli Scapolari del Consiglio di Amministrazione, la "coperta" del Cristo Morto, i Vestiti della Titolare e quelli dell'Addolorata e il solerte ufficio dell'Economo custodisce al suo interno gli abiti che sono in vendita a cura del Sodalizio. 



Ai muri della stanza vi è la collezione dei Manifesti celebrativi della Settimana Santa incorniciati ed affissi in ordine cronologico. 

Usciti dal salone saliamo l'ultima rampa di scale e portiamoci al terzo piano. A sinistra sul pianerottolo una piccola stanza con bagno , a destra un corridoio che porta al salone grande. Da poco tempo all'interno della stanza "piccola" a sinistra oltre alle consuete sedie che permettono ai Confratelli di cambiarsi d'abito e un piccolo bagno, vi è una porta che conduce al "laboratorio" dei collaboratori, una vera e propria officina dove nascono tutti i manufatti in legno che servono alle organizzazioni di "altari" , Processioni, Statue e Quadri e dove viene manutenzionato tutto ciò che serve all'organizzazione della Settimana Santa. 
Il laboratorio dei collaboratori 

Ricavato da un vecchio magazzino - deposito il laboratorio è organizzato nei minimi particolari finanche con un piccolo lettore CD che accompagna con i suoni delle pastorali o delle Marce Funebri il lavoro dei nostri Confratelli Collaboratori. 

Attraversato il corridoio a destra si arriva, dicevamo, nel grande salone. Sulla lunga parete di destra vi sono ampi finestroni e armadi a muro dove sono custodite immaginette e abitini e il materiale per l'allestimento del Presepe.

Il salone di terzo piano 
I finestroni affacciano sul terrazzo della Chiesa. Anche questo salone serve alla vestizione dei Confratelli e al suo interno, è collocata una statua bronzea raffigurante S.E. Mons. Guglielmo Motolese. Appena entrati sulla sinistra vi sono due armadi in legno, all'interno di uno dei quali trovano ricovero l'Angelo della Statua di Cristo all'Orto e il Cristo Risorto da poco tempo restaurato.
Gli armadi del salone a terzo piano 






Spero che questa mia breve passeggiata nei locali della Confraternita sia servita a chi è lontano per poter ripercorrere virtualmente locali frequentati e che per destini legati alla vita non si possono più visitare e a chi è vicino per potersi aggirare con occhi meno distratti, in occasioni di funzioni, vestizioni o anche per una semplice visita, nelle nostre "segrete stanze"